martedì 25 settembre 2018

MONDO Saud e Israele simbolo del crimine in Medio Oriente


Redazione– Il faro sul mondo
25 settembre ’18


Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Qassemi, ha fatto queste osservazioni in risposta ai recenti commenti anti-Iran del ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir. Riferendosi all’Arabia Saudita come “coloro che hanno messo il loro Paese nella lista dei trasgressori e criminali regionali come Saddam”, Qassemi ha sottolineato il fatto che “tutti coloro che seguono gli sviluppi regionali sono ben consapevoli” del loro ruolo nella produzione e distribuzione di armi e del sostegno incondizionato ai gruppi terroristici.
Il funzionario iraniano ha avvertito che se i politici sauditi sperano di superare i loro fallimenti rinnovando l’alleanza con Israele e acquistando nuove armi per destabilizzare il Medio Oriente, dovrebbero ripercorrere il destino del loro ex alleato Saddam Hussein.

Medio Oriente e genocidio yemenita


Criticando i leader sauditi e israeliani per aver causato insicurezza e instabilità nella regione, Qassemi ha elencato una serie di politiche distruttive del passato saudita, incluso il supporto per la formazione di al-Qaeda e Daesh e l’aggresione militare contro lo Yemen.
Da marzo 2015, lo Yemen è vittima di una vile aggressione militare da parte della coalizione guidata dai sauditi. Oltre 15mila yemeniti, per lo più civili, tra cui donne e bambini, sono rimasti uccisi sotto i bombardamenti sauditi. La coalizione guidata dal regime saudita, appoggiata dagli Stati Uniti, ha anche imposto un blocco ai porti e agli aeroporti del Paese come parte della sua aggressione volta a spodestare il popolare movimento di Resistenza Ansarullah e a ripristinare l’ex presidente, fantoccio di Riyadh, Abdurabbuh Mansour Hadi.
La guerra condotta dall’Arabia Saudita ha anche scatenato una devastante epidemia di colera nello Yemen. Secondo l’ultimo conteggio dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’epidemia di colera ha ucciso 2.167 persone dalla fine di aprile e si sospetta che abbia infettato più di un milione di persone.

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