lunedì 1 ottobre 2018

ITALIA & GENERI Ddl Pillon, Cgil: la norma non va bene


Redazione – Rassegna sindacale
02 Ottobre 2018

“Ancora nessuna risposta alla nostra richiesta di audizione urgente in Commissione Giustizia al Senato in merito al ddl Pillon su affido condiviso, mantenimento diretto e bigenitorialità”. È quanto denuncia Loredana Taddei, responsabile Politiche di genere della Cgil nazionale.

“Il ddl Pillon – sostiene la dirigente sindacale – usa la bigenitorialità per sovvertire alcuni princìpi cardini del diritto di famiglia, che tutelano donne e figli. Per questo ha visto insorgere anche il mondo dell'avvocatura, oltre quello delle associazioni femminili e dei centri che si occupano di affido, di benessere dei bambini e di violenza domestica”. 

Taddei prosegue sottolineando che “la decisione di imporre, a pagamento, la mediazione familiare nei casi di separazioni con minori non solo farebbe crescere i costi, ma soprattutto sarebbe un danno incalcolabile nei casi di separazione a causa di violenze domestiche, poiché si costringerebbe la vittima a negoziare con il suo aguzzino”. “Cosa – specifica – in netto contrasto con la Convenzione di Istanbul, che stabilisce che l'affidamento e la frequentazione non debbano compromettere i diritti e la sicurezza della vittima e dei bambini, che diverranno invece sempre più oggetto di contesa”. Tale previsione del ddl “renderà per molte donne impraticabile la richiesta di separazione, anche perché nel testo donne e uomini vengono equiparati: il che è paradossale in un Paese come il nostro, dove la forbice economica, occupazionale e di reddito si allarga sempre di più a netto sfavore delle prime”.

“La Cgil – aggiunge in conclusione Taddei – si opporrà con forza a questo disegno di legge, e sarà presente in tutte le iniziative che le associazioni femminili e femministe realizzeranno nelle prossime settimane nel Paese”.

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