lunedì 1 ottobre 2018

MONDO GAZA Manifestazioni del ritorno, uccisi sei palestinesi

Redazione– Nena news
01 Ottobre 2018

AGGIORNAMENTO 29 settembre ore 10.15 – SETTE LE VITTIME A GAZA

Sono sette i palestinesi uccisi ieri lungo le linee di demarcazione tra Gaza e Israele dai tiratori scelti israeliani, durante le manifestazioni della Grande Marcia del Ritorno, ieri dedicata all’anniversario della Seconda Intifada del 2000.
I nomi delle vittime: Mohammed Naif al-Houm, 14 anni, colpito al petto; Iyad Khalil al-Shaaer, 18; Mohammed Waleed Haniyeh, 23, dal campo profughi di al-Shati; Mohammed Bassam Shakhsah, 24, di Gaza City; Mohammed Ali Inchassy, 18, di Khan Younis;  Naser Azmi Musbeh, 12 anni; Mohammad Anshati, 18; Mohammad Awwada, 26.
Sono almeno 509 i feriti, di cui – fanno sapere fonti mediche – tre sono in gravi condizioni. Di questi, riporta il ministero della Salute, quattro sono paramedici, quattro giornalisti e 90 bambini sono stati feriti da pallottole vere.

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della redazione

Roma, 28 settembre 2018, Nena News – Ennesimo bagno di sangue nella Striscia di Gaza dove oggi l’esercito israeliano ha ucciso 6 palestinesi e ferito almeno 269 persone durante le proteste avvenute al confine tra il piccolo lembo di terra palestinese e Israele.
Secondo quanto riferisce il ministero della salute di Gaza, le vittime sono il 14enne Mohammed Naif al-Houm (morto dopo aver ricevuto una pallottola vera al petto), Iyad Khalil al-Shaaer 18 anni (ucciso a est di Gaza), Mohammed Waleed Haniyeh di 23 anni del campo rifugiati di al-Shati, Mohammed Bassam Shakhsah, 24enne della parte orientale di Gaza, Mohammed Ali Inchassy 18enne di Khan Younis. La sesta vittima ha 12 anni, ma non è stato fornito ancora alla stampa il suo nome e cognome.
Come ogni venerdì, a partire dallo scorso 30 marzo, anche oggi migliaia di persone hanno partecipato alle “manifestazioni del Ritorno” che chiedono la fine del blocco israeliano (in vigore da 11 anni) e il ritorno dei rifugiati palestinesi nelle loro case in quel territorio diventato dopo il 1948 Israele. La giornata di oggi era stata chiamata “Il venerdì dell’Intifada al-Aqsa” e aveva visto migliaia di persone raccogliersi soprattutto a est di Khan Younis (sud della Striscia). In alcuni video circolati in rete, alcuni palestinesi sarebbero riusciti in alcuni tratti a togliere il filo spinato che circonda la barriera che separa la Striscia da Israele.
Scontri si sono registrati anche in Cisgiordania nel villaggio di Nahalin (vicino a Betlemme), Ras Karkar (Ramallah) e Kafr Qaddum (Qalqilia). Da parte sua Tel Aviv accusa i palestinesi di aver appiccato il fuoco in sette punti diversi a causa degli “aquiloni incendiari”.
Dal 30 marzo, sono poco meno di 200 i palestinesi uccisi dalle forze armate israeliane nelle “proteste del Ritorno”. Nena News

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