Redazione – Rassegna sindacale
02 Ottobre 2018
“Ancora nessuna risposta alla nostra richiesta di
audizione urgente in Commissione Giustizia al Senato in merito al ddl Pillon su
affido condiviso, mantenimento diretto e bigenitorialità”. È quanto denuncia
Loredana Taddei, responsabile Politiche di genere della Cgil nazionale.
“Il ddl Pillon – sostiene la dirigente sindacale –
usa la bigenitorialità per sovvertire alcuni princìpi cardini del diritto di
famiglia, che tutelano donne e figli. Per questo ha visto insorgere anche il
mondo dell'avvocatura, oltre quello delle associazioni femminili e dei centri
che si occupano di affido, di benessere dei bambini e di violenza
domestica”.
Taddei prosegue sottolineando che “la decisione di
imporre, a pagamento, la mediazione familiare nei casi di separazioni con
minori non solo farebbe crescere i costi, ma soprattutto sarebbe un danno
incalcolabile nei casi di separazione a causa di violenze domestiche, poiché si
costringerebbe la vittima a negoziare con il suo aguzzino”. “Cosa – specifica –
in netto contrasto con la Convenzione di Istanbul, che stabilisce che
l'affidamento e la frequentazione non debbano compromettere i diritti e la
sicurezza della vittima e dei bambini, che diverranno invece sempre più oggetto
di contesa”. Tale previsione del ddl “renderà per molte donne impraticabile la
richiesta di separazione, anche perché nel testo donne e uomini vengono
equiparati: il che è paradossale in un Paese come il nostro, dove la forbice
economica, occupazionale e di reddito si allarga sempre di più a netto sfavore
delle prime”.
“La Cgil – aggiunge in conclusione Taddei – si
opporrà con forza a questo disegno di legge, e sarà presente in tutte le
iniziative che le associazioni femminili e femministe realizzeranno nelle
prossime settimane nel Paese”.
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