sabato 30 giugno 2018

L’esercito siriano avanza contro i terroristi a Dara’a; Israele in allerta sul Golan




L’esercito siriano è riuscito a strappare il controllo su diverse città e villaggi nella strategica provincia meridionale di Dara’a, portando Israele ad alzare il livello di allerta nelle Alture del Golan.

da Controinformazione



L’agenzia ufficiale SANA della Siria ha riferito venerdì che l’esercito ha riconquistato al-Herak, Rakham, al-Soura, Alma, al-Mliha al-Sharqia e al-Mliha al-Gharbia nella campagna di Dara’a, uccidendo decine di terroristi Takfiri.
Le unità di ingegneria militare siriana hanno in seguito iniziato a smantellare le gallerie scavate dai terroristi ed hanno scoperto ordigni esplosivi installati dai miliziani prima che fuggissero nelle zone limitrofe, secondo il rapporto.
Un comandante sul campo siriano ha detto alla agenzia SANA che l’Esercito avrebbe continuato le sue operazioni a Dara’a fino allo sradicamento totale dei terroristi appoggiati dall’estero.
Separatamente, la SANA ha riferito che i militanti sostenuti dagli stranieri nei villaggi di Um Walad, Jbib e al-Aslaha nella campagna orientale di Dara’a avevano accettato di deporre le armi e riconciliarsi con il governo siriano.
Un comandante militare siriano, che stava parlando in condizione di anonimato, ha sottolineato che le conquiste territoriali dell’esercito avevano lasciato i militanti anti-Damasco “senza scelta” se non quella di arrendendersi o perire.
“I gruppi terroristici si stanno orientando verso la resa, il deporre le armi e la riconciliazione”, ha aggiunto.
Inoltre, il cosiddetto “Osservatorio siriano per i diritti umani” (SOHR), con sede a Londra, ha confermato che ben otto città erano in fase di negoziati di riconciliazione.
“Ci sono colloqui in corso tra i russi da una parte e le fazioni dell’opposizione dall’altra, attraverso i mediatori locali, sul destino di otto città nelle campagne di Dara’a”, ha detto il gruppo di monitoraggio britannico.
Il capo del SOHR Rami Abdel-Rahman ha detto che la polizia militare russa sta conducendo le discussioni per ciascuna città separatamente. “Molti di loro sembrano disposti a riconciliarsi” con il governo siriano e consegnare le loro armi pesanti, ha detto.
La riconquista di Dara’a è molto importante perché confina con le alture del Golan occupate che Israele ha usato per anni, per sostenere i miliziani ed assistere i loro feriti negli ospedali di Israele.
Il ritorno del territorio sotto il controllo del governo siriano taglierebbe la tanto annunciata collaborazione tra Israele e miliziani e infliggerà un duro colpo ai piani di Tel Aviv di annettere le alture del Golan.
Israele ha conquistato le alture del Golan dalla Siria durante la Guerra dei Sei Giorni del 1967 e da allora ha continuato a occupare i due terzi del territorio strategicamente importante da allora, in una azione che non è mai stata riconosciuta dalla comunità internazionale.
Il regime di Tel Aviv ha costruito decine di insediamenti illegali nella zona sin dalla sua occupazione e ha utilizzato la regione come trampolino di lancio per condurre attacchi aerei contro posizioni militari siriane, in appoggio ai gruppi terroristi.

Netanyahu sulle Alture del Golan
L’ONU esorta i gruppi armati a lasciare la zona cuscinetto del Golan
Inoltre, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità la risoluzione 2426 (2018), che invitava i gruppi armati a lasciare la zona cuscinetto del Golan.
“Non dovrebbero esserci forze militari nell’area della separazione diverse da quelle dell’UNDOF”, ha letto la risoluzione, riferendosi alla Forza di disimpegno degli osservatori delle Nazioni Unite, una missione di mantenimento della pace che pattuglia il Golan.

L’ONU ha inoltre condannato “i continui combattimenti” nella zona cuscinetto del Golan e ha esortato tutte le parti coinvolte nel conflitto siriano “a cessare le azioni militari nell’area delle operazioni UNDOF” e “a rispettare pienamente i termini dell’Accordo sulla disimpegno delle Forze del 1974”.

Fonte: Press Tv
Traduzione: L.Lago

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