martedì 26 giugno 2018

Riad corrome le imprese straniere per chiudere i media yemeniti




Il movimento popolare yemenita Ansarullah denuncia che l'Arabia Saudita ha dato tangenti alle imprese straniere per chiudere i media anti-sauditi.



In un caso, Riad ha dato 30 milioni di dollari come tangente ad una compagnia di satelliti straniera, nel tentativo di bloccare un canale di notizie yemenita per un periodo di 30 giorni, ha riferito il portavoce di Ansarullah, Muhamad Abdul Salam alla televisione locale Al Masirah.

Salam ha criticato aspramente le forze saudite e i loro alleati, che dal marzo 2015 hanno ucciso più di 10 000 persone, notando che il nemico fa di tutto per schiacciare la vera voce del popolo yemenita.

Ha anche assicurato che tutti i tentativi da parte degli "invasori" sono costantemente frustrati dal rivelare la loro vera natura e il danno che hanno portato finora al paese più povero del mondo arabo.

"Quello che il nemico sta facendo contro i media anti-invasione, yemeniti o non yemeniti, sono atti di oppressione che hanno lo scopo di oscurare i fatti e distorcere la realtà, simile a quello che hanno fatto e stanno facendo contro la causa palestinese" ha aggiunto.

Queste dichiarazioni sono state una risposta diretta a una conferenza tenuta sabato scorso nella città saudita di Jeddah in cui i ministri dei media e dell'informazione degli stati membri della campagna militare contro lo Yemen, guidata da Riad, ed i loro giornalisti alleati hanno esaminato varie forme per combattere contro i media yemeniti

L'Arabia Saudita, insieme a diverse altre nazioni arabe, ha lanciato una campagna militare contro lo Yemen nel marzo 2015 con l'obiettivo di ripristinare al potere l'ex presidente fuggitivo yemenita Abdu Rabu Mansur Hadi.

L'ONU, tuttavia, hanno condannato la "stupida guerra" commessa dalle forze saudite, dopo che le indagini hanno rivelato che la maggior parte degli attacchi erano diretti contro i civili.
 
Inoltre, dal 13 giugno scorso, la monarchia saudita ha suscitato ancora più rabbia e condanna da parte di paesi e organizzazioni per i diritti umani perla sua nuova aggressione contro la strategica città portuale di Al-Hudayda (Yemen occidentale) mettendo a rischio la vita di milioni di persone.
 

 

Fonte: Al Masirah

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