Il movimento popolare yemenita Ansarullah denuncia che l'Arabia Saudita ha dato tangenti alle imprese straniere per chiudere i media anti-sauditi.
In un caso, Riad ha dato 30 milioni di dollari come tangente ad una compagnia di satelliti straniera, nel tentativo di bloccare un canale di notizie yemenita per un periodo di 30 giorni, ha riferito il portavoce di Ansarullah, Muhamad Abdul Salam alla televisione locale Al Masirah.
Salam ha criticato aspramente
le forze saudite e i loro alleati, che dal marzo 2015 hanno ucciso più di 10
000 persone, notando che il nemico fa di tutto per schiacciare la vera voce del
popolo yemenita.
Ha anche assicurato che tutti
i tentativi da parte degli "invasori" sono costantemente frustrati
dal rivelare la loro vera natura e il danno che hanno portato finora al paese
più povero del mondo arabo.
"Quello che il nemico
sta facendo contro i media anti-invasione, yemeniti o non yemeniti, sono atti
di oppressione che hanno lo scopo di oscurare i fatti e distorcere la realtà,
simile a quello che hanno fatto e stanno facendo contro la causa palestinese"
ha aggiunto.
Queste dichiarazioni sono
state una risposta diretta a una conferenza tenuta sabato scorso nella città
saudita di Jeddah in cui i ministri dei media e dell'informazione degli stati
membri della campagna militare contro lo Yemen, guidata da Riad, ed i loro
giornalisti alleati hanno esaminato varie forme per combattere contro i media
yemeniti
L'Arabia Saudita, insieme a
diverse altre nazioni arabe, ha lanciato una campagna militare contro lo Yemen
nel marzo 2015 con l'obiettivo di ripristinare al potere l'ex presidente
fuggitivo yemenita Abdu Rabu Mansur Hadi.
L'ONU, tuttavia, hanno
condannato la "stupida guerra" commessa dalle forze saudite, dopo che
le indagini hanno rivelato che la maggior parte degli attacchi erano diretti
contro i civili.
Inoltre, dal 13 giugno scorso, la monarchia saudita ha suscitato ancora più rabbia e condanna da parte di paesi e organizzazioni per i diritti umani perla sua nuova aggressione contro la strategica città portuale di Al-Hudayda (Yemen occidentale) mettendo a rischio la vita di milioni di persone.
Inoltre, dal 13 giugno scorso, la monarchia saudita ha suscitato ancora più rabbia e condanna da parte di paesi e organizzazioni per i diritti umani perla sua nuova aggressione contro la strategica città portuale di Al-Hudayda (Yemen occidentale) mettendo a rischio la vita di milioni di persone.
Fonte: Al Masirah
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