sabato 30 giugno 2018

Ancora abusi e negazioni dei diritti basilari al confine franco-italiano


Il report dell’osservazione congiunta tra associazioni francesi e italiane



Nizza, 27 giugno - La crisi dell’Europa e delle politiche europee ha generato pratiche illegali che costituiscono una minaccia per la dignità e la sicurezza dei migranti e dei rifugiati, a prescindere dalle situazioni.

Quel che sta accadendo al confine franco-italiano non è un’eccezione: il ripristino dei controlli alla frontiera dal 2015 è diventato il pretesto per rendere banali numerose pratiche illegali da parte delle autorità francesi, nonostante gli interventi della Giustizia e di numerose autorità indipendenti. Le recenti osservazioni effettuate dalle nostre associazioni e dai nostri partner italiani e francesi, dal

24 al 26 giugno, confermano nuovamente le numerose violazioni dei diritti di cui sono vittima i migranti a livello di questa frontiera da parte delle autorità francesi:

·       controlli selettivi (ad esempio secondo il colore della pelle) effettuati regolarmente sui treni in provenienza da Ventimiglia, mentre invece questo tipo di controlli è vietato;

·       rinvio di 157 persone in Italia, senza aver dato loro la possibilità di richiedere asilo e senza aver vagliato la loro situazione individuale, mentre tali pratiche sono state giudicate illegali dal Tribunale amministrativo di Nizza, il 2 maggio 2018;

·       privazione della libertà di 76 persone presso i locali della polizia alla frontiera di Mentone, in condizioni indegne, senza possibilità d’accesso ad alcun diritto. Questa privazione di libertà è durata fino a 14 ore, superando ampiamente la durata di 4 ore giudicata ammissibile dal Consiglio di Stato a luglio 2017;

·       le forze di polizia non hanno preso in considerazione la minore età di 11 giovani migranti, che sono stati rinviati illegalmente in Italia e sono stati successivamente ricondotti dalle forze di polizia italiana in Francia.

Le organizzazioni firmatarie continueranno incessantemente il loro lavoro, affinché siano rispettati i diritti dei migranti e dei rifugiati, previsti dalle legislazioni nazionali, europee ed internazionali.

Lanciano un appello al governo italiano perché cessi l’escalation d’aggressività verbale contro i migranti e non rinunci ai valori d’ospitalità dell’Italia.

Si rivolgono con forza al governo francese perché interrompa definitivamente le pratiche illegali diffuse che si riproducono abitualmente al confine franco-italiano.

Si appellano ai due governi perché trovino i mezzi d’esercitare la solidarietà nell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati, piuttosto che fare a gara nell’invettiva, nel rifiuto e nella violazione dei loro diritti.

* Le associazione che partecipano al monitoraggio congiunto sono:

Francia

Amnesty International France

Anafé

La Cimade

Médecins du Monde

Médecins sans frontières

Secours Catholique Caritas France

AdN Association pour la Démocratie à Nice

Citoyens Solidaires 06

DTC-Défends ta citoyenneté

LDH Nice

Pastorale des migrants du diocèse de Nice

Roya Citoyenne

Syndicat des Avocats de France

Tous Migrants

Italia

Amnesty International Liguria

ASGI

Caritas Intemelia OdV

Diaconia Valdese

Intersos

OXFAM Italia

Terre des Hommes Italia

WeWorld Onlus

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