lunedì 25 giugno 2018

CGIL: Pil e lavoro, una ripresa a macchia di leopardo


Le stime preliminari dell’istituto a livello territoriale: nel 2017 il Nord risale, ma la crescita dell’occupazione nel Mezzogiorno rimane inferiore alla media nazionale. Incremento modesto del Prodotto interno lordo al Centro 

Rassegna sindacale


Il lavoro in Italia resta incagliato in una questione meridionale. È l'Istat a confermarlo oggi, 25 giugno, pubblicando la stima preliminare sull'occupazione a livello territoriale. Secondo l’Istituto di statistica, infatti, nel 2017 l'occupazione, in termini di numero di occupati, è cresciuta a livello nazionale dell'1,1%. L'aumento, però, riguarda soprattutto le regioni del Nord-Est e del Nord-Ovest (entrambe con il +1,3%), seguite da quelle del Centro (+1,1%), mentre nel Mezzogiorno la crescita rimane inferiore alla media nazionale, all'1%.


La situazione non cambia per quanto riguarda il Prodotto interno lordo. L'analisi territoriale del Pil mostra una crescita superiore alla media nazionale nel Nord-Ovest e nel Nord-Est (+1,8% per entrambe le ripartizioni), una dinamica stavolta lievemente inferiore nel Mezzogiorno (+1,4%) e un incremento più modesto nel Centro (+0,9%). In dettaglio nel Nord-Est i risultati migliori riguardano il settore che comprende commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+4,7%). In crescita anche il valore aggiunto dell'industria (+2,3%), dei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1%) e delle costruzioni (+0,4%); in forte calo, invece, il valore aggiunto dell'agricoltura (-6%) e, in misura più contenuta, quello degli altri servizi (-0,6%).


Quanto al Nord-Ovest le maggiori spinte alla crescita si registrano per i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+2,6%) e per il commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+2,1%). Andamento positivo anche per gli altri servizi (+1,5%) e l'industria (+1,2%). Anche in questa area – sottolinea l'Istat – il valore aggiunto dell'agricoltura subisce una contrazione (-3,8%), mentre per il settore delle costruzioni si registra una variazione quasi nulla.


Al Centro l'andamento più dinamico si è invece registrato nell'industria (+1,7%), nei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1,3%) e negli altri servizi (+1%). Una modesta crescita si registra anche nel settore del commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+0,2%). Segnano un calo, invece, l'attività delle costruzioni (-0,6%) e soprattutto l'agricoltura (-8,4%).


Per quanto riguarda il Mezzogiorno, infine, l'aumento del valore aggiunto è più marcato nell'industria (+4,4%), nel settore che raggruppa commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+3,4%) e nelle costruzioni (+3,2%). Segnano un incremento modesto i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+0,5%). Si registrano cali per l'agricoltura (-2%) e per gli altri servizi (-1%).

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