La
proposta per la "revisione del sistema vaccinale", firmata dai
consiglieri pentastellati tra cui Davide Barillari e Roberta Lombardi è stata
scritta con le associazioni dei genitori "per la libertà di scelta".
Ma rende un calvario fare i vaccini o impone assurde umiliazioni
Mauro Munafò, L’Espresso
30 luglio 2018
L'hanno intitolata "Legge
quadro di revisione del sistema vaccinale regionale" ma, a leggerla, la
proposta del Movimento 5 Stelle nella Regione Lazio sembra più un manifesto dei
movimenti free vax e no vax.
Sì, perché nel documento a prima
firma Davide Barillari e Roberta Lombardi, come analizzato dalla testata di
settore Quotidiano Sanità , si introducono tutti i temi cari alle associazioni
per la "libertà di scelta" sui vaccini. Rendendo molto più
burocratico e complesso, dove non addirittura umiliante, vaccinare i propri
figli.
Un esempio su tutti è il secondo
punto dell'articolo 11, quello che regola i rapporti con le scuole, e che
prevede una quarantena di 4-6 settimane per i bimbi vaccinati con virus
attenuato al fine di evitare contagi. Un punto particolarmente caro ai movimenti
free vax e conseguente a una celebre bufala che da anni gira sul web, partita
dalla non corretta interpretazione di un bugiardino. Bufala più volte chiarita
online, qui un esempio .
Ma di elementi tanto cari al
mondo free vax e no vax (una distinzione spesso troppo sottile) in questa
proposta di legge se ne contano tanti.
Intanto c'è l'impostazione
generale di "trattamento personalizzato" che, nelle intenzioni dei
proponenti, dovrebbero garantire le buone condizioni del vaccinando nei giorni
precedenti. In pratica vengono introdotte una serie di analisi obbligatorie
preventive (giudicate negli anni scorsi dall'Istituto Superiore della sanità
inutili) e sarà obbligatorio ricevere il nulla osta per la vaccinazione dal
proprio medico nelle 48 ore precedenti alla vaccinazione. Contando le
difficoltà del sistema sanitario, significa creare un ulteriore ingorgo che
disincentiverà anche i più volenterosi.
Se non bastasse questo punto a
smantallare di fatto l'obbligatorietà dei vaccini, ci pensa il comma 9 a chiarire
che il soggetto "in caso di dubbi non dissipati durante il percorso
informativo [...] è libero di interrompere tale procedura in qualsiasi
momento".
Al comma 8 dell'articolo tre si
prevede poi che "al fine di ridurre al minimo le reazioni avverse" le
vaccinazioni "devono essere eseguite a partire dalla fine del secondo
semestre di vita del soggetto". In pratica, tranne in casi eccezionali,
nessun vaccino nel primo anno di vita (l'attuale norma ne prevede dieci).
E a cancellare definitivamente il
divieto di iscrizione a nidi e materne previsto dalla legge nazionale (e già
messo a rischio dalla proroga della possibilità di autocertificare le avvenute
vaccinazioni), ci pensa il comma 3 del già citato articolo 11: "La scuola
non entra nel merito della formazione delle classi in base alle certificazioni
vaccinali del soggetto, i quali vengono inseriti in base ad altri criteri di
tipo non sanitario". Si arriva così al paradosso di trovarsi il figlio
umiliato e in quarantena se ha fatto i vaccini perché "rischia di essere
contagioso" (bufala), mentre il suo compagno senza vaccini sta in mezzo
agli altri compagnetti.
C'è poi un intero articolo, il 7,
che parla di "nutrizione preventiva" e propone una serie di campagne
sulla corretta alimentazione. Proposte anche condivisibili ma che, inserite in
maniera del tutto gratuito all'interno di una proposta sui vaccini, sembra
voler ammiccare a quella parte di associazioni che ritiene sufficiente
"allattare al seno per sei mesi" per non contrarre malattie gravi
come quelle per cui si viene vaccinati.
Come è chiaro leggendo il testo
della norma, è forte l'influenza delle associazioni free vax e no vax. Lo
stesso Barillari, primo firmatario della legge e uno dei "paladini"
della lotta all'obbligo vaccinale nel Movimento 5 Stelle, ha spiegato su
Facebook che il documento è nato da un "tavolo di lavoro" con
associazioni come "Gnol, Auret, Assis, Comilva, Codacons, Corvelva,
Sipnei, RIP Lazio; Moige". Come ricorda Quotidiano Sanità, Auret sostiene
la correlazione tra vaccini e autismo e Corvelva è stata condannata per i
manifesti terroristici sui vaccini.
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