Concluso
l'incontro informativo al ministero dello Sviluppo con 62 soggetti intorno al
tavolo. "ArcelorMittal ha illustrato alcuni miglioramenti ambientali che
approfondiremo. Di Maio apra un tavolo per parlare di occupazione e piano
industriale"
Redazione Rassegna sindacale
31 luglio 2018
“È stato un incontro informativo,
in cui ArcelorMittal ha illustrato alcuni miglioramenti al piano ambientale nel
solco del precedente (ecco le novità sul sito del ministero), su cui comunque
faremo degli approfondimenti. Ma il piano ambientale è strettamente legato al
piano industriale e all’obiettivo della piena occupazione. Ci aspettiamo che il
ministro Di Maio convochi al più presto un tavolo, perché non c’è più spazio
per trattative solo tra le organizzazioni sindacali e l’azienda, che finora
peraltro non hanno prodotto nessun risultato. Nel caso in cui si raggiunga
un’ipotesi di accordo, dovrà comunque essere sottoposta al voto e
all’approvazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori”. Lo
dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom
Cgil, e Maurizio Landini, segretario confederale della Cgil, al termine
dell'incontro di oggi (30 luglio) al ministero dello Sviluppo economico in cui
c'erano davvero tutti (o quasi). Ben 62 delegazioni, 62 soggetti di varia
natura, tra cui Regioni, Province, Comuni (non solo Taranto e Genova, ma anche
Statte, Crispiano, Massafra, Montemesola e Novi Ligure), l'impresa, sindacati
(confederazioni e categorie), associazioni dei consumatori, comitati locali,
eccetera.
Una platea vastissima che il
ministro ha deciso di coinvolgere per conoscere le proposte migliorative e i
nuovi impegni in materia di occupazione e ambiente da parte di ArcelorMittal.
Ma la scelta di Di Maio (“non voglio che la trattativa si riduca a un club
privato”) ha provocato nei giorni scorsi più di una reazione critica, a partire
da quella della stessa azienda, che in una lettera indirizzata al ministro ha
fatto sapere di non essere stata informata dell'allargamento a tanti soggetti
del tavolo sull'Ilva. Questo “affollamento” per alcuni non consentirebbe un
confronto serio, mentre il tempo stringe e una nuova incertezza grava sulla
trattativa in attesa del verdetto dell'Avvocatura di Stato sull'eventuale
annullamento dell'aggiudicazione della gara sull'Ilva alla cordata AmInvestco.
Durissimo il giudizio del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che non ha
partecipato al tavolo. Il sindaco parla di “dilettantismo spaccone che il
ministro Di Maio ci spaccerà per trasparenza e democrazia, ma è solo una
sceneggiatura ben congegnata per coprire il vuoto di proposte e di coraggio”.
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