Ancora
una tragedia al largo delle coste libiche. La Guardia costiera conferma:
"Sicuramente ci sono morti". Ma annuncia anche di aver salvato altre
centinaia di persone
L'Unhcr in Libia denuncia
un'altra tragedia del mare: 63 persone risultano disperse dopo che il barcone
su cui viaggiavano si è capovolto.
Altre 41 persone sono state
tratte in salvo dalla Guardia costiera a largo di Zwara, riferisce l'agenzia
Onu sul suo profilo Twitter. Al momento il personale di soccorso non ha trovato
traccia di persone morte. I sopravvissuti hanno invece riferito che i loro
compagni di viaggio sarebbero annegati. Si tratta della seconda tragedia del
mare in due giorni. Il portavoce della Marina di Tripoli, Ayob Amr Ghasem, ha
poi confermato che c’è stato un naufragio “sicuramente” con annegamenti al
largo delle coste libiche. “Ci sono varie imbarcazioni e una era in condizioni
critiche. Sicuramente ci sono dei morti”, ha detto Ghasem.
"E' successo di nuovo, un
altro dannato naufragio. Vogliamo i responsabili". Lo scrive in un tweet
la Ong Proactiva Open Arms pubblicando un video del fondatore Oscar Camps, che
si trova a bordo della nave che sta facendo rotta verso Barcellona.
"L'Aquarius è a Marsiglia, la Lifeline sequestrata a Malta, Sea Watch non
può lasciare Malta, Open Arms sta andando a Barcellona per sbarcare 60 persone.
Nel frattempo - dice Camps - oggi sono morte altre 63 persone, più di 170 in 48
ore. E' una vergogna e spero che vengano individuate le responsabilità".
Quello che sta accadendo nel Mediterraneo, aggiunge, "è assolutamente
illegale e fuori dal diritto marittimo internazionale
GLI ALTRI INTERVENTI DI
SALVATAGGIO
La Guardia costiera libica ha
compiuto altri due recuperi di migranti che erano su gommoni al largo delle
coste occidentali della Libia per un totale di 220 persone, tutti di "diverse
nationalità africane". Lo riportano messaggi postati sulla pagina Facebook
della stessa Guardia costiera.
Il primo intervento, compiuto
dalla motovedetta Talil "nella notte tra sabato e domenica", ha
riguardato 115 migranti il cui gommone era a 8-10 miglia a nord di Sorman.
Il secondo, compiuto dalla stessa
imbarcazione "salpata all'alba", ha tratto in salvo 105 persone, tra
cui "due bambini e 10 donne" 10 miglia a nord di Sabrata.
In entrambi i casi i migranti,
dopo aver ricevuto "aiuto umanitario e medico" a Zauia, sono stati
affidati "al centro di accoglienza di Al Nasr", precisano i post.
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