La foto 'fake' è stata smontata su Twitter dalla giornalista
Annalisa Camilli di Internazionale, a bordo della nave: "Lo hanno messo le
volontarie per tranquillizzarla e farla parlare dopo lo shock"
di CLAUDIO
CUCCIATTI, La Repubblica
23 luglio 2018
Lo smalto è di
colore rosso acceso, un segno di rinascita e ritrovata femminilità dopo aver
rischiato la vita in mezzo al mare. Sono proprio le unghie curate di Josefa, le
cui lacrime hanno fatto il giro del mondo, a scatenare i complottisti. Ancora
una volta.
Josefa lo smalto ce
l'ha, glielo hanno messo le volontarie a bordo della Open Arms, la nave che
l'ha salvata, perché i piccoli gesti possono aiutare a tornare alla vita, piano
piano, dopo aver rischiato di perderla.
In rete però gira
un fake: una foto in cui la donna, appena soccorsa, avrebbe avuto le unghie
pitturate. "Inoltre le mani non hanno l'aspetto spugnoso, tipico di quelle
mani che restano in acqua per ore. Scusate, ma io non ci credo al 100%", è
l'accusa. Come se una donna che fugge da guerra e miseria non debba avere di
default diritto allo smalto (nel caso lo avesse avuto).
A smontare la
bufala ci ha pensato Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale a bordo
della nave e che su Twitter ha risposto all'utente indignata: "Josefa ha
le unghie laccate perché nei quattro giorni di navigazione per raggiungere la
Spagna le volontarie di Open Arms le hanno messo lo smalto per distrarla e
farla parlare. Non aveva smalto quando è stata soccorsa. Serve dirlo?".
Camilli ha poi
postato la vera foto del salvatatggio, quella in cui Josefa non aveva le unghie
rosse. Un dettaglio insignificante, se solo si riuscisse a capire il significato
e la forza di quello scatto.
I PRECEDENTI
Dai migranti che
hanno videogame e giocano d'azzardo fino a fotomontaggi che smaschererebbero
finte morti di bambini annegati, simulate con bambolotti di plastica, per
presunti secondi fini di cui anche la comprensione è difficoltosa, come
difficoltoso è capire perché vengano diffuse tali sciocchezze
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