Dopo il Vangelo e il rosario è la volta della croce: è
già stata depositata alla Camera la proposta di legge, prima firma la leghista
Barbara Saltamartini, per renderne obbligatoria l'esposizione nei luoghi
pubblici
Susanna Turco, L’Espresso
24/07/2018
Arriverà anche al crocifisso? Sul
punto, i volponi di Palazzo che osservano il prosperare della Lega che
brandisce simboli cristiani non hanno dubbi: ci arriverà. Di certo le premesse
son già lì piazzate. Dopo il Vangelo sventolato al comizio di piazza (decisivo
a raccattare i voti di marzo, secondo gli esperti), dopo il Rosario sgranato in
pieno giuramento al Quirinale, Matteo Salvini è pronto a lanciare, qualora
serva, anche l’ennesima battaglia sul crocifisso. Un bel modo per cominciare
l’anno scolastico in serenità, ad esempio.
È in effetti già depositata alla
Camera la proposta di legge,prima firma la leghista Barbara Saltamartini, per
rendere obbligatoria l’esposizione della croce nei luoghi pubblici: scuole,
università, accademie, carceri, uffici pubblici tutti, consolati, ambasciate. E
nei porti, naturalmente: ancorché chiusi, per volontà del ministro
dell’Interno, ai disperati raccolti in mare, dovrebbero tuttavia, per volontà
del suo partito, esporre la croce «in luogo elevato e ben visibile».
Chiunque si sottrarrà all’obbligo
- secondo la proposta - sarà passibile di una multa fino a mille euro.
La battaglia di certo non è nuova
- anzi nel centrodestra sfiora l’ossessione. Se stavolta sarà portata avanti,
segnerà l’ennesimo passo che allontana la Lega pagana che fu, e avvicina alla
Lega sincretica che è. Coi simboli usati alla bisogna, stracciando non
disprezzabili equilibri all’italiana come quello che si è trovato nei decenni
sul punto, tra regi decreti mai abrogati e complesse sentenze intervenute, per
cui ora i crocifissi non sono obbligatori, né vietati.
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