Flai Cgil, Fai Cisl e Uila
Uil lanciano la mobilitazione nazionale del 24-26 luglio: "Se il governo
smantella la legge 199 sarà scontro totale". "Così si vuole
decostruire il lavoro agricolo", spiega la segretaria generale Ivana Galli
Roberto
Ciccarelli, Il manifesto
24 luglio 2018
Ivana Galli,
segretaria della Flai Cgil, perché ritenete che la reintroduzione dei voucher è
una fake news?
Affermare,
come fa il governo, che bisogna reintrodurli è sbagliato. La legge già li
prevede ed è quella del maggio 2017.
Quella fatta dal
governo Gentiloni per evitare il referendum indetto dalla Cgil?
Contiene
norme utili per dare una risposta ai picchi di lavoro in agricoltura.
Ma allora perché
il governo vuole fare questa operazione?
Leggendo
gli emendamenti presentati dalla maggioranza abbiamo l’impressione che vogliano
decontrattualizzare e deregolamentare un settore dove solo due mesi fa è stato
firmato un contratto nazionale che regola anche gli impieghi brevi che sono una
caratteristica di un lavoro stagionale, e non occasionale. In agricoltura è la
regola.
In che modo?
Se
si allunga il tempo massimo d’uso dei voucher, da tre a dieci giorni ad
esempio, questo può significare che si lavora 4 ore in tutto nei 10 giorni
previsti. Se arriva un’ispezione le imprese possono stare tranquille, perché si
mettono al riparo dalle sanzioni. Questo è un salvacondotto per il lavoro nero.
Il ministro
dell’agricoltura Centinaio sostiene che avremo 50 mila posti di lavoro in più.
È d’accordo?
Semmai
sono 50 mila possibili occasioni di lavoro pagate con i voucher. Oggi sono in
nero e saranno pagate con il buono lavoro. Questo è un modo per nascondere il
nero, non di creare posti di lavoro.
Quali saranno gli
effetti?
Si
condanneranno molti lavoratori a non avere l’indennità di disoccupazione, la
maternità, la malattia e la pensione. I contributi sono versati nella gestione
separata e non c’è una legge che dice come verranno usati.
Non state facendo
allarmismo?
Non
è allarmismo, è la realtà. In molti territori del Sud questa è la norma,
portare a casa la giornata lavorativa più la disoccupazione può significare
anche un reddito per una famiglia. L’estensione dei voucher può condannare le
piccole economie che vivono di agricoltura. È questo che non si vuole capire.
Salvini ha alluso
a una riforma della legge contro il caporalato. Se sarà così, cosa farete?
Sicuramente
sciopero . E ci mobiliteremo per impedire che una legge che ha 19 mesi di vita
sia modificata senza essere stata ancora del tutto applicata. È entrata in
vigore la parte sulla repressione, non ancora quelle sul trasporto e il
collocamento. Siamo ancora alle sperimentazioni. Invito Salvini ad andare alle
4 del mattino a villa castelli in provincia di Brindisi o a Mondragone in
provincia di Caserta. Vada nelle piazze a vedere cosa succede. Potrà capire
quanto lo sfruttamento è strutturato e qual è la situazione dei lavoratori che
non hanno altra scelta che farsi sfruttare. Il problema va affrontato con
serietà anche per le imprese sane che non vogliono competere sul costo del
lavoro.
Il
«decreto dignità 2.0» limita i contratti sui contratti a termine contro il
«precariato», dall’altro estende i voucher. Secondo lei che politica è questa?
Credo
che ci sia una contraddizione rispetto al titolo della legge. In realtà si
toglie la dignità a tanti lavoratori costretti ad accettare tutto. Anche a
lavorare 14 ore al giorno e sono sfruttati.
È uno scambio tra
partiti? Ai 5 stelle le norme sui contratti, alla Lega quella sui voucher?
Sicuramente
è una risposta alla Lega che da tempo vuole rivedere la normativa sui voucher.
Ancora una volta penalizzano i soggetti più deboli e difficili da organizzare.
Un po’ ai
lavoratori, un po’ di più alle imprese? È la politica al tempo del populismo?
A
me sembra che non sia cambiato nulla rispetto a prima. Ancora una volta le
imprese sono al centro, sono considerate il riferimento della politica. Ma
dietro il Pil, il fatturato, il prodotto c’è chi lavora. L’eccellenza italiana
è fatta dai lavoratori, dalla loro intelligenza, dalla loro manualità. In
questa fase siamo in continuità con i governi precedenti. Siamo molto
preoccupati.
Da oggi
protesterete a piazza Montecitorio insieme a Fai Cisl e Uila-Uil contro i
voucher. Se il governo andrà avanti, cosa farete?
Proseguiremo
la mobilitazione. Siamo nel campo delle variabili, vedremo strada facendo,
consideriamo anche l’ipotesi dello sciopero. Questo è sicuro: non ci fermiamo.
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