martedì 24 luglio 2018

MIGRANTI: Profughi sbarcano in spiaggia, soccorsi dai bagnanti


In 56, siriani e curdi iracheni, sono arrivati a Isola Capo Rizzuto su un veliero che si è arenato poco lontano dalla riva. A soccorrerli i vacanzieri coi pattini che hanno aperto le borse frigo per dare succhi e cibo ai bambini

Alessia Candito, La Repubblica
28/07/2018


CROTONE - Disidratati, stanchi, impauriti. Con la forza di chiedere solo “acqua per favore, un po’ d’acqua” ai bagnanti che li hanno soccorsi. Erano stremati dal lungo viaggio e dalla tempesta che nella notte hanno dovuto affrontare i 56 migranti siriani e curdi iracheni sbarcati questa mattina sulla spiaggia tra Capopiccolo e Sovereto, a Isola Capo Rizzuto, nel crotonese.
I bagnanti più mattinieri attorno alle 7.30 hanno visto un veliero navigare in evidente difficoltà verso la baia, per poi arenarsi a pochi metri dalla battigia. Nessuno ha esitato un momento. In tanti si sono avvicinati a bordo di pattìni e altre imbarcazioni e immediatamente hanno aiutato i naufraghi a raggiungere la terraferma. Undici bambini, 6 donne e 39 uomini sono stati accompagnati sulla spiaggia dove gli ospiti di due vicini villaggi turistici e i vacanzieri della zona si sono precipitati a prestare soccorso. Acqua per tutti, succhi di frutta per i più piccoli, qualcosa da mangiare: tutti i bagnanti hanno dato fondo a borse frigo e provviste portate per la giornata di mare pur di essere di aiuto.
Nel frattempo, è stata allertata la Guardia costiera che ha inviato i suoi uomini sul posto. Insieme a loro sono arrivati i sanitari del 118 e le forze dell’ordine. Secondo alcune testimonianze, poco dopo lo sbarco, alcuni uomini con un chiaro accento dell’Est si sarebbero allontanati, mentre la maggior parte dei naufraghi tentava di riprendere le forze sulla spiaggia. L’arrivo di migranti a bordo di più o meno solide imbarcazioni a vela non è nuovo nel crotonese, ma è la prima volta che un veliero sfugge a radar e pattugliamenti. La zona è storicamente punto d’approdo per mercantili e imbarcazioni a vela che dall’area est del Mediterraneo portano verso l’Europa. I primi ad esplorarla erano stati i curdi nei primi anni Duemila. E oggi come allora sono costretti a fuggire per immaginare un futuro.

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