Redazione – Sole 24 0re
28 settembre ’18
«Portando rapporto deficit-Pil al 2,4% il governo
M5S-Lega sequestra il Paese e gioca con il futuro dei nostri figli.
Indebitamento, reddito di cittadinanza e decrescita: ecco eredità di questo
accordo. Altro che #manovra del cambiamento, questa sarà manovra
dell’irresponsabilità». Lo ha scritto su Twitter Mariastella Gelmini,
capogruppo di Forza Italia alla Camera, in relazione all’accordo nella
maggioranza gialloverde sul deficit al 2,4 per cento.
Brunetta: temo la reazione dei mercati
« Con il 2,4% di rapporto deficit/Pil, se sarà
confermato, temo la reazione della Commissione europea e ancor di più quella
che proviene dai mercati. È una quantità di deficit che ci porta ad un aumento
del rapporto debito/Pil, che è l’unico indicatore cui guardano i mercati», è
stato il commento di Renato Brunetta, deputato ed ex ministro Fi. «La scelta
del deficit al 2,4% – ha aggiunto – ha già provocato il crollo dell’euro nei
confronti del dollaro. Il declassamento del debito italiano nei prossimi giorni
è dato ormai per scontato, con effetti collaterali su tutta l'eurozona» . «Fare
altro debito pubblico è una follia. Sono tutti soldi che mettiamo sulle spalle
dei nostri figli», ha scritto su Facebook Alessandro Cattaneo, deputato di
Forza Italia.
Meloni: M5S come partiti prima repubblica
«M5S scende in piazza a festeggiare perché farà
più deficit e più debito per aumentare la spesa corrente dello Stato. Pensate
quante feste avrebbero dovuto fare durante la prima repubblica! Fanfani, Cirino
Pomicino e Renzi precursori del Governo del cambiamento», è il commento di
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.
Pd attacca sui numeri
«Con 10 miliardi faranno il reddito di
cittadinanza per 6 milioni di poveri. Saranno 139 euro al mese a persona», ha
scritto la deputata Pd Alessia Morani. «780 euro a testa al mese per 6 milioni
di italiani fa 56 miliardi all'anno. Di che parliamo? Aspettiamo i numeri e
testi del Def, solita balla a 5 stelle e sei zeri», ha aggiunto il deputato Pd
Michele Anzaldi. «Il governo di Salvini e Di Maio questa sera si sta prendendo
la responsabilità di esporre il nostro Paese a rischi economici e finanziari
drammatici. Qui c’è in ballo il futuro del paese, non solo il consenso dei loro
partiti, ma presi unicamente dai loro giochi di potere rischiamo di portarci
indietro di anni, sull’orlo del burrone». Così il deputato del Pd Emanuele
Fiano. «Portare il deficit al 2,4% del PIL non è la rivoluzione del popolo
contro i mercati, ma è una manovra irresponsabile che va contro gli interessi
di questo Paese», così Luigi Marattin, capogruppo Pd in Commissione Bilancio
della Camera.
Leu: in vista tagli a stato sociale
«Lo sforamento del deficit al 2,4% nasconde tagli
allo stato sociale, mentre non c'è quella inversione di tendenza con una
crescita negli investimenti pubblici di cui l'Italia aveva bisogno come il pane»,
ha commentato il capogruppo di LeU alla Camera Federico Fornaro.
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