Redazione – Cronache di ordinario
razzismo
30 settembre ’18
Pubblichiamo
qui di seguito il testo dell’appello diffuso da Baobab Experience sulle
possibili ed imminenti conseguenze dovute alla recente approvazione del Decreto
Immigrazione e Sicurezza.
Ieri è stato approvato in consiglio dei ministri
il decreto sicurezza a firma Matteo Salvini. Questo governo ripete da quando è
nato di essere quello “del cambiamento” ma in realtà non c’è nulla di nuovo se
non una legge che rappresenta benissimo il clima che stiamo vivendo da mesi. Un
contesto di odio e di razzismo che ha già peggiorato le vite di tanti, tra
italiani e non. Molte sono le voci che si sono sollevate contro quello che
pensiamo sia una vergogna giuridica. Una guerra ai poveri, senza distinzione
tra migranti e residenti, dichiarata a fini propagandistici, per aggregare
consenso e conquistare voti cosi da continuare a gridare all’invasione,
cavalcando l’emergenza allo scopo di usarla e strumentalizzarla. Con questo
decreto, che basa le sue premesse su menzogne e falsi teoremi, verranno creati
nuovi irregolari, il senso di insicurezza percepito dalla gente crescerà e il
nostro ministro dell’interno potrà ancora giocare a fare lo sceriffo, sparando
a zero sui diritti basilari. Il testo approvato ieri non dà alcuna soluzione,
non è uno strumento atto al governo del paese, ma è un puro esercizio
propagandistico del ministro dell’Interno che, di fatto, dimostra di non essere
in grado di fare qualcosa di concreto ed utile, ma solo propaganda sui social
media. Consigliamo la lettura di questo pezzo su The Submarine per approfondire
questo aspetto (https://thesubmarine.it/…/il-decreto-salvini-dimostra-che-…/)
Il decreto nega diritti consolidati e reprime il
dissenso in particolare in materia di politiche securitarie, mettendo al muro i
cittadini che non sono “degni” di interventi di sostegno. Gli articoli che
scorrono nel decreto puntano l’indice contro i “poveri”, italiani o stranieri
che siano, che sono stati sempre in fondo all’agenda delle forze politiche.
Cosi arriva il momento in cui si spazza via ciò che si intende far scomparire
dalle strade della città, configurando un nuovo istituto giuridico che possa
dichiarare “non-cittadini” migliaia di persone. Lo stato di diritto, così come
lo conosciamo, è praticamente abolito. Addirittura cade la presunzione di
innocenza dopo il primo grado, dove una condanna potrebbe precludere il diritto
internazionale di richiedere protezione in Italia.
Cade anche ogni principio di solidarietà e di
diritto alla cura della nostra società: il daspo urbano (entrato in vigore per
volere di Minniti) verrà esteso anche a presidi sanitari e agli ospedali,
potendo così impedire a persone senza fissa dimora di trovare riparo nei pronto
soccorsi. Ogni singolo provvedimento in materia di immigrazione – che va
dall’abrogazione del riconoscimento del permesso umanitario, al prolungamento
dei tempi di trattenimento per gli irregolari da 90 a 180 giorni, fino allo
smantellamento del sistema di accoglienza e al ricatto sulla cittadinanza –
mira a destabilizzare il sistema di protezione al fine di consolidare
irregolarità e marginalità e ponendo dunque paradossalmente un problema di
sicurezza sociale.
Per un elenco delle peggiori norme contenute nel
decreto, rimandiamo all’articolo di Claudia Torrisi su VICE
(https://www.vice.com/…/decreto-salvini-immigrazione-sicurez…). Questo decreto
è disumano, è pericoloso, è inaccettabile.
Noi diciamo no, non è in nostro nome. Perché l’ingiustizia
ieri è diventata legge e, come ci ha insegnato Bertolt Brecht, la nostra
resistenza ad essa diventa un dovere.
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