Redazione Rassegna stampa
29 Agosto 2018
Scarsità di personale, norme poco
chiare, perdita di competenze a causa dei pensionamenti. Sono i mali che
affliggono la scuola e che stanno creando una situazione insostenibile. Ormai
da settimane i lavoratori degli uffici scolastici regionali e provinciali sono
infatti impegnati nel consueto tour de force per garantire il regolare avvio
dell'anno scolastico, fatto di immissioni in ruolo del personale docente, Ata
ed educatori, nomine dalle nuove graduatorie regionali per i docenti della scuola
secondaria, utilizzazioni, assegnazioni provvisorie, supplenze, e così via.
A fronte di tempi sempre più
stretti, contenzioso cresciuto in maniera esponenziale, norme sempre più
complesse e spesso di difficile interpretazione o applicazione, affermano la Fp
e la Flc Cgil nazionali “assistiamo a un progressivo depauperamento di personale
e competenze”. Per i sindacati “non solo diminuisce il personale ma non vi è
alcun lavoro di programmazione di trasferimento delle competenze tra chi va in
pensione e chi assume la responsabilità. L'effetto è inevitabile perché la
riduzione delle risorse umane comporta l'aumento esponenziale dei carichi
individuali di lavoro con ritmi che diventano sincopati proprio in coincidenza
dell'avvio del nuovo anno scolastico alimentando un clima tesissimo proprio nella
fase delle convocazioni”.
La Fp e la Flc Cgil esprimono
quindi “la loro solidarietà a questi lavoratori che in una situazione di vera e
propria emergenza, con grande spirito di servizio, stanno comunque portando
avanti tutte le operazioni necessarie per l'avvio dell'anno scolastico”. Come
sanno bene tutti gli operatori della scuola,
continuano, “si tratta di un'enorme mole di lavoro svolta e condotta a termine
solo grazie alla perseveranza delle poche risorse umane rimaste negli uffici
scolastici periferici”.
Ma la solidarietà non è comunque
sufficiente: “questa situazione è la stessa da anni e diventa ogni anno più
drammatica. Per questo continuiamo a chiedere interventi appropriati che diano
serenità a tutti a partire da un forte incremento del personale. In proposito
chiediamo che al più presto si attivi il confronto con le organizzazioni
sindacali per la definizione di un piano dei fabbisogni di personale credibile
sulla cui base avviare tempestivamente le procedure per il nuovo reclutamento.
Per l'immediato, invece, chiediamo procedure d'urgenza ed eccezionali come la
trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo parziale a tempo pieno per tutto
il personale amministrativo assunto negli ultimi concorsi pubblici, l'apertura
di una generalizzata procedura di mobilità su base regionale, sia da altre
amministrazioni del comparto delle funzioni centrali sia da amministrazioni
degli altri comparti pubblici, l'emanazione di avvisi pubblici su base
regionale per l'assunzione a tempo determinato, in attesa dell'espletamento
delle procedure concorsuali per la copertura stabile e a tempo indeterminato
dei posti individuati dai nuovi fabbisogni”.
Accanto a questi provvedimenti,
“che risponderebbero solo alla attuale nuova fase emergenziale”, Fp e Flc
“ribadiamo la necessità di una programmazione del lavoro di trasferimento delle
competenze di chi va in pensione, maggiori investimenti sulla formazione del
personale, fino ad arrivare ad una riorganizzazione delle strutture periferiche
del Miur che consenta anche di prendere in carico quelle attività di carattere
amministrativo e seriale che, in questi anni, sono state inopinatamente
riversate sulle scuole”.
I sindacati quindi chiederanno un
incontro urgente al Miur e al Ministero della Funzione Pubblica, “per
individuare le soluzioni necessarie a ripristinare la funzionalità degli uffici
periferici ed aumentare il supporto di cui necessitano le scuole”.
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