lunedì 27 agosto 2018

MAFIE Mafia ed ortofrutta: la Dia sequestra beni per 150mln a Palermo


Redazione Antimafia2000
26 agosto 2018


Beni per 150 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Palermo, questa mattina, in esecuzione di un decreto emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale nei confronti di Angelo e Giuseppe Ingrassia, entrambi di 61 anni, ritenuti vicini a Cosa nostra. Il provvedimento scaturisce dalle indagini su infiltrazioni della mafia nel mercato ortofrutticolo di Palermo, sia direttamente, che attraverso prestanome, tramite l'influenza della famiglia dell'Acquasanta, retta dal clan dei Galatolo. Secondo gli inquirenti ci sarebbe stata una vera e propria "regia occulta" in grado di gestire l'intero mercato, prestabilendo il prezzo dei beni in vendita, controllando il trasporto su gomma da e per la Sicilia occidentale e stabilendo i principali centri di approvvigionamento. Un dato che troverebbe conferme anche nelle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. 
In particolare gli Ingrassia, titolari di vari stand nel mercato ortofrutticolo, secondo gli investigatori avrebbero monopolizzato l'attività attraverso l'utilizzo dei servizi forniti dalla cooperativa 'Carovana Santa Rosalia' (già colpita dal sequestro preventivo e per la quale è stata rigettata la richiesta di confisca), per compravendita di merce, facchinaggio, parcheggio, trasporto e vendita di cassette di legno e materiale di imballaggio. Giuseppe Ingrassia è stato ritenuto dal Tribunale di Palermo "socialmente pericoloso" e per questo sottoposto a sorveglianza speciale per quattro anni.
La confisca riguarda numerosi beni immobili tra cui fabbricati, appartamenti, terreni, negozi e magazzini, quote di partecipazione societaria, autocarri, auto e moto veicoli e diversi rapporti bancari e prodotti finanziari.

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