Oltre
200 persone al sit-in davanti all'ospedale, a due anni dal sisma, indetto da
Spi e Cgil. "Occorre un progetto serio che parta dai bisogni e dai diritti
dei cittadini. Sulla ricostruzione troppi ritardi. Chiediamo un confronto alle
istituzioni"
Redazione – Rassegna stampa
25 agosto 2018
Oltre 200 persone sono scese in
piazza oggi (24 agosto) a Norcia, nel presidio organizzato dallo Spi e dalla
Cgil, per chiedere un progetto condiviso per uscire dall'emergenza. Lo
riferiscono i sindacati locali, al termine della manifestazione.
"A due anni dal sisma del
2016 - spiegano -, abbiamo messo in evidenza l’esigenza della costruzione di un
progetto che parta dai bisogni e dai diritti dei cittadini. Non uno dei tanti
convegni, pur utili ed importanti, ma la forza e la spinta di un progetto che parte
dal basso. Un progetto che, deve essere basato sul coinvolgimento e sulla
partecipazione democratica".
Spi e Cgil "chiedono
l'apertura di un confronto serrato ed urgente ai Comuni della Valnerina, al
commissario e alla Regione" con alcune priorità. Tra queste, la garanzia
di servizi socio-sanitari di qualità, il ritorno immediato dalla casa di riposo
Lombrici-Renzi a Norcia e il contrasto allo spopolamento attraverso la
ricostruzione, su cui si registrano ritardi enormi, e realizzando una rete di
servizi alla persona.
"Dopo la riuscita della
manifestazione di oggi - si legge -, i sindacati chiedono l’apertura di tavoli
di confronto , che coinvolgano tutte le forze sociali e sindacali con un
obiettivo fondamentale: serve un progetto condiviso per contrastare lo
spopolamento e costruire le basi per la rinascita economica e sociale della
Valnerina".
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