Gesmundo
(Cgil Puglia): "Di Maio parla di tecnicismi e scelte del passato in modo
assai confuso. Vorremmo invece vedere una maggiore responsabilità. Dica
apertamente quali sono i piani e le intenzioni dell'esecutivo per salvaguardare
lavoro e ambiente"
Redazione – Rassegna stampa
25 agosto 2018
Annunciata ieri dal Ministro del
Lavoro, Luigi di Maio, il parere dell'avvocatura di stato che sancirebbe
l'illegittimità della gara di assegnazione per l'Ilva per "eccesso di
potere", che però, a detta dello stesso di Maio, non si può annullare
perché mancherebbe la condizione di "tutela dell'interesse pubblico
concreto ed attuale". È il commento del segretario generale della Cgil
Puglia, Pino Gesmundo
"Ci si auspicherebbe
maggiore pragmatismo e meno propaganda. Mentre tra poche settimane i lavoratori
e i cittadini di Taranto saranno messi davanti al loro destino, si continua a
parlare di tecnicismi e scelte del passato, peraltro in modo assai confuso - ha
continuato -. Vorremmo invece vedere una maggiore responsabilità da parte del
ministro Di Maio: dica apertamente quali sono i piani e le intenzioni del
Governo per salvaguardare nelle sedi istituzionali il diritto al lavoro e alla
salute dei lavoratori e dei cittadini tarantini, cominciando con l'affrontare i
problemi che l'esecutivo stesso ha denunciato. L'Ilva non necessita di
ulteriori ambiguità ma di linee guida chiare per poter essere risanata sul
piano economico ed ambientale e non continuare a utilizzare fondi pubblici
senza alcun orizzonte di risanamento".
"Se Di Maio ha parlato di
delitto perfetto da parte dello Stato - conclude Gesmundo - ci mostri invece la
capacità terapeutica di un confronto tra istituzioni, sindacati e impresa
ispirato alla salvaguardia degli interessi dei cittadini e dei lavoratori che
ormai da troppo tempo vedono il proprio destino in bilico".
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