venerdì 24 agosto 2018

CGIL Ilva, «meno propaganda e più pragmatismo»


Gesmundo (Cgil Puglia): "Di Maio parla di tecnicismi e scelte del passato in modo assai confuso. Vorremmo invece vedere una maggiore responsabilità. Dica apertamente quali sono i piani e le intenzioni dell'esecutivo per salvaguardare lavoro e ambiente"


Redazione – Rassegna stampa
25 agosto 2018


Annunciata ieri dal Ministro del Lavoro, Luigi di Maio, il parere dell'avvocatura di stato che sancirebbe l'illegittimità della gara di assegnazione per l'Ilva per "eccesso di potere", che però, a detta dello stesso di Maio, non si può annullare perché mancherebbe la condizione di "tutela dell'interesse pubblico concreto ed attuale". È il commento del segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo
"Ci si auspicherebbe maggiore pragmatismo e meno propaganda. Mentre tra poche settimane i lavoratori e i cittadini di Taranto saranno messi davanti al loro destino, si continua a parlare di tecnicismi e scelte del passato, peraltro in modo assai confuso - ha continuato -. Vorremmo invece vedere una maggiore responsabilità da parte del ministro Di Maio: dica apertamente quali sono i piani e le intenzioni del Governo per salvaguardare nelle sedi istituzionali il diritto al lavoro e alla salute dei lavoratori e dei cittadini tarantini, cominciando con l'affrontare i problemi che l'esecutivo stesso ha denunciato. L'Ilva non necessita di ulteriori ambiguità ma di linee guida chiare per poter essere risanata sul piano economico ed ambientale e non continuare a utilizzare fondi pubblici senza alcun orizzonte di risanamento".
"Se Di Maio ha parlato di delitto perfetto da parte dello Stato - conclude Gesmundo - ci mostri invece la capacità terapeutica di un confronto tra istituzioni, sindacati e impresa ispirato alla salvaguardia degli interessi dei cittadini e dei lavoratori che ormai da troppo tempo vedono il proprio destino in bilico".

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