Presidio
a Milano. È la replica a Matteo Salvini e Viktor Orbàn, che si incontrano in
prefettura nel capoluogo lombardo
Ruggero Scotti - Il manifesto
28 agosto 2018
Oggi è il giorno del presidio
antirazzista di Milano contro Matteo Salvini e Viktor Orbàn, che si incontrano
in prefettura proprio nel capoluogo lombardo. Dopo le migliaia di persone
accorse al porto di Catania, sabato pomeriggio, per chiedere lo sbarco dei
migranti dalla nave Diciotti, oggi se ne attendono (almeno) altrettante a
Piazza San Babila dove alle cinque è convocato il presidio. Le adesioni sono state
numerose fin dal lancio della manifestazione, avvenuto sabato su iniziativa di
Possibile, di Insieme senza muri e de I sentinelli di Milano.
Le principali sigle del (fu)
centrosinistra e della sinistra radicale hanno aderito: dal Pd milanese all’ex
presidente della Camera, Laura Boldrini, con la sua associazione Futura. Da
Rifondazione Comunista a Diem 25 fino a +Europa. Presenti anche la Cgil, l’Arci
e l’Anpi. Si tratta del primo banco di prova per pesare l’opposizione in piazza
al ministro dell’Interno, Matteo Salvini. L’occasione per dare un connotato
politico forte a un’opposizione finora debole e frammentata. Il collante è la
prima visita ufficiale in Italia del primo ministro ungherese Viktor Orbàn, che
già da tre anni ha chiuso con il filo spinato il suo confine meridionale con la
Serbia e interrotto così l’ingresso all’Europa dai Balcani.
Il presidio di oggi rappresenta
anche la possibilità per chiedere un Europa diversa, «un’Europa senza muri»
appunto, come si legge nel titolo dell’iniziativa. Affianco delle varie
associazioni, movimenti e partiti che hanno aderito, ci sarà anche il Movimento
federalista europeo per chiedere il superamento del regolamento di Dublino,
osteggiato in particolar modo da Orbàn e dal gruppo di Visegrad. I federalisti europei
saranno in piazza anche perché L’Ue si doti «di istituzioni in grado di attuare
vere politiche di asilo e immigrazione data l’evidente incapacità dei singoli
Stati nazionali di gestire la situazione». E infine, si legge nella nota di
adesione al presidio dei federalisti, per «una riforma della zona Euro con
l’obiettivo di creare un governo democratico, dotato delle adeguate risorse per
investire nei paesi europei e per avviare politiche di cooperazione nel
Mediterraneo».
All’iniziativa di domani si aggiunge
anche quella organizzata dalla squadra di calcio St Ambroeus Fc, la prima
squadra di rifugiati a iscriversi alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, con
un allenamento simbolico dei giocatori sempre in piazza San Babila. «Quando
abbiamo saputo che Salvini e Orbàn sarebbero venuti qui a Milano – racconta il
dirigente della squadra, Davide Salvatori, ai microfoni di Radio Popolare –
abbiamo deciso di dare un segnale». E ancora: «Ci saremo per portare dei
contenuti. Quello che in questo periodo abbiamo più a cuore è la nostra
opposizione ai Centri di permanenza per il rimpatrio e a quello che
rappresentano», conclude Salvatori preoccupato per la situazione difficile in
cui si trovano i ragazzi della squadra.
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