venerdì 31 agosto 2018

MAFIE Mafia, tra nuovi scenari e frontiere digitali


Claudia Marsili– Antimafia 2000
31 Agosto 2018


All'inizio di quest'anno gli uomini del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica (ex Sisde) hanno presentato in Parlamento un rapporto di 130 pagine sull’attuale pericolosità di Cosa nostra, che sta cercando un nuovo assetto organizzativo per poter recuperare una piena operatività.
Secondo la relazione, infatti, le mafie sono ancora perfettamente capaci di infiltrarsi nei circuiti finanziari, contravvenendo a tutte le regole del mercato.
La mafia siciliana, in particolare, sta tentando di riorganizzarsi e questo costituisce ancora oggi una minaccia per la democrazia. Cosa nostra è ferita dagli ultimi anni di azioni giudiziarie, ma non sconfitta. Uno degli elementi più preoccupanti è infatti relativo alle scarcerazioni dei mafiosi “della vecchia guardia”. Uno scenario che potrebbe far scaturire da un lato uno scontro generazionale, dando vita a nuove faide tra le famiglie, dall'altro agevolare il processo di riorganizzazione già in corso.
Si evidenzia, anche grazie al lavoro delle procure degli ultimi anni, una capacità di estensione mafiosa anche al Nord e Centro Italia ed all'estero, con l'obiettivo di infiltrarsi sempre di più negli iter decisionali pubblici.
La prima fonte di guadagno per la criminalità organizzata è senza dubbio il traffico internazionale di sostanze stupefacenti, fonte di ingenti quantità di denaro liquido, grazie al quale vengono garantite buone relazioni con la pubblica amministrazione e l'imprenditoria.
La relazione dell'intelligence evidenzia inoltre come la cosiddetta Mafia 2.0 sia fortemente presente anche online poichè, tramite la rete, fa propaganda per promuovere il proprio “sistema di valori” e gestisce le piazze di spaccio attraverso i social media.
In Calabria, poi, le ‘ndrine collaborano tra loro pur mantenendo le rispettive autonomie operative, cosa che assicura protezione contro l'azione di contrasto delle istituzioni. L'attività prevalente in questa regione è il traffico internazionale di stupefacenti, grazie anche agli storici agganci con il Sud America.
L'azione della polizia giudiziaria ha invece inflitto duri colpi alla Camorra e questo ha generato violente lotte di successione e scontri per il controllo delle piazze di spaccio. L'unica minaccia veramente attiva proviene dal clan dei Casalesi, tutt'ora pericoloso a causa delle infiltrazioni pubbliche sul territorio locale e nazionale.
Si fa spazio tra le nuove frontiere della mafia anche la criminalità straniera, specializzata perlopiù nello spaccio di droga, ma anche negli affari illeciti (compresa la fornitura, per i propri connazionali, di documenti falsi, ingressi illegali o lavoro nero) e nel riciclaggio, riuscendo ad infiltrarsi e ad inquinare il circuito economico-finanziario. Tra le organizzazioni criminali straniere spicca quella nigeriana, specializzata in traffico di droga, tratta di esseri umani, immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione.

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