Redazione Rassegna sindacale
Si è concluso il confronto al
Miur tra il ministro Marco Bussetti e le organizzazioni sindacali, sulle
problematiche legate all’avvio del nuovo anno scolastico e alla prossima legge
di bilancio. “Sicurezza, stabilizzazioni, contratto e autonomia”. Queste le
parole chiave delle rivendicazioni della Flc Cgil per il segretario generale
Francesco Sinopoli, che ha consegnato al ministro un dettagliato dossier sui
bisogni della scuola.
“Investimenti di livello europeo
per realizzare una scuola nuova - ha spiegato il sindacalista -, che sia
fortemente ancorata ai principi costituzionali dell’inclusività, del diritto
allo studio, della libertà di insegnamento e dell’autonomia. Vanno subito
cancellate quelle norme che l’hanno limitata come il tetto delle ore di
alternanza scuola-lavoro imposto dalla legge 107/2015”.
“La prossima legge di bilancio”,
ha continuato Sinopoli nel suo intervento, “sarà per noi il primo banco di
prova di questo governo, il settore istruzione e ricerca deve avere una sua
centralità. Gli investimenti pubblici vanno finalizzati all’ampliamento
dell’offerta formativa attraverso la messa in sicurezza degli edifici ed un
piano di edilizia scolastica per realizzare una didattica nuova, una dimensione
ottimale delle scuole con una media di 900 alunni per istituto, la
stabilizzazione degli organici e il potenziamento dei diversi ordini di scuola.
Fondamentale generalizzare la scuola dell’infanzia, portare l’obbligo scolastico
a 18 anni, restituire il tempo pieno e il modulo nella primaria e il tempo
prolungato nella scuola di primo grado, a partire dal Sud. Particolare
attenzione va posta nella prossima legge di bilancio al personale Ata. Molte
scuole rischiano la chiusura per mancanza di collaboratori scolatici”.
Altro nodo fondamentale per il
segretario generale della Flc sarà quello del prossimo rinnovo contrattuale.
“L’assegno perequativo va mantenuto, diversamente ci sarebbe una insopportabile
e ingiusta diminuzione del salario. È arrivato il momento di adeguare gli
stipendi agli standard europei, un principio che vale per tutti i lavoratori
del comparto Istruzione e ricerca. Inaccettabile inoltre il fermo che sta
subendo il rinnovo del contratto dell’area della dirigenza di cui chiediamo la
ripresa delle trattative per una rapida e positiva conclusione”.
“Occorre infine”, ha concluso Sinopoli,
“garantire un sistema di concorsi che consenta il regolare reclutamento del
personale. Nell’ultimo decennio si sono succeduti, in maniera confusa, diversi
modelli di formazione e reclutamento dei docenti, segno di una mancata
programmazione dei percorsi abilitanti e di specializzazione sul sostegno, come
dimostra l’attuale sistema Fit denso di problematicità. Sulla base delle risposte
che riceveremo misureremo le reali intenzioni di questo governo e l’effettiva
discontinuità rispetto alle precedenti politiche”.
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