Arci,
Anpi, Articolo 21, Cgil, Legambiente e Libera: “Palese violazione del codice
penale oltre che della Carta costituzionale. Non si può accettare che delle
istituzioni continuino ad avere un atteggiamento così superficiale e disumano”
Redazione Rassegna sindacale
24 agosto 2018
Arci, Anpi, Articolo 21, Cgil,
Legambiente e Libera dicono basta. “Con la vicenda della nave Diciotti si è
superato ogni limite. Il comportamento del governo non solo è deplorevole ma
irresponsabile. Non si può accettare che delle istituzioni continuino ad avere
un atteggiamento superficiale e disumano nei confronti dei più deboli”. E’
quanto si legge in un comunicato congiunto firmato dal sindacato di corso
d'Italia e dalle associazioni.
“L’ostinazione a non far
attraccare una nave della Guardia costiera, prima, per poi non far sbarcare le
persone sulla Diciotti - prosegue il comunicato - è una palese violazione del
codice penale oltre che della Carta costituzionale. Riteniamo l’inchiesta
aperta dalla procura di Agrigento, che ipotizza anche il reato di sequestro di
persona, un messaggio chiaro: la politica sarà pure legittimata a prendere
decisioni e assumere provvedimenti, ma non può contravvenire a quanto previsto
nella nostra Costituzione”.
“Per fortuna – continuano Arci,
Anpi, Articolo 21, Cgil, Legambiente e Libera - osserviamo una differenza di
comportamento fra la Guardia costiera e il governo. Chi per vocazione è portato
a salvare vite umane, nello spirito del proprio mandato, può e deve dare
lezioni a chi ha perso la bussola su ciò che sia giusto e lecito”.
“In queste ore - conclude il
comunicato - siamo in presidio a Catania e continueremo a mobilitarci per
difendere la democrazia, la libertà e i diritti umani”.
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