Vito de Ceglia - La Repubblica
02 Settembre 2018
02 Settembre 2018
Rallenta il potere di acquisto degli italiani, ma i
consumi continuano a crescere nel 1° semestre dell’anno restando sopra il +1%.
Crescono più a volume che a valore, e con meno promozioni. Non solo: dopo una
lunga fase recessiva, le vendite registrano finalmente segnali incoraggianti
anche al Sud dove peraltro si spende più che al Nord per
la “tavola domestica”.
In forte ripresa sono i consumi
alimentari (+2,9%) che spingono verso l’alto il fatturato totale della Gdo
(+1,7%), grazie principalmente al boom delle vendite di frutta e verdura
(+10,4%), bevande (+3,8%), gelati e surgelati (+5,4%). Vendite che sono
aumentate soprattutto per effetto del meteo, e che si aggiungono ai dati
positivi riportati dal pesce (+1,8%) e dal food confezionato (+1,1%). Per
contro, continua la progressiva contrazione delle vendite non food (-5,6%), cura
persona (-0,3%%) e cura casa (-1%).
Nel frattempo, il consumatore
italiano continua ad evolvere, a cambiare le sue abitudini alimentari e il suo
stile di vita, dimostrandosi più morigerato rispetto al passato (fuma, beve e
ama di meno) e con una forte propensione verso tutto ciò che è spirituale
(buddismo, yoga e vegan). Il “nuovo” consumatore dimostra inoltre di essere
“padrone” di Internet e sempre più attratto dal benessere salutare come
certifica ad esempio l’esplosione delle vendite di prodotti biologici (+40% vs
il 39% degli spagnoli, il 38% dei tedeschi e il 33% dei francesi).
Non a caso, circa la metà della
crescita dei volumi della Gdo deriva proprio da qui. Un trend che si corrobora
anche per merito dell’impennata dei “cibi terapeutici”: superfood (avocado +78%
e zenzero +72%), dieta sirt (mirtillo rosso +30% e grano saraceno (+23%) e
prodotti assimilabili (barbabietola +47% e alghe marine +15%).
Si tratta di nuove tendenze che
di fatto hanno contribuito a tenere a galla il valore nel carrello della spesa.
“Il 2017 è l’anno della fine del ‘downgrading’: la maggioranza degli italiani
si è ormai lasciata alla spalle il tempo delle rinunce alimentari e della
caccia alle promozioni. E’ finalmente tornata la voglia di qualità e di
sperimentazione”, osserva Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, commentando
a caldo il rapporto Coop 2017 presentato ieri a Milano, insieme a Stefano Bassi
e Albino Russo, rispettivamente presidente e direttore di Ancc-Coop.
Un appuntamento annuale, quello
della più importante insegna della Gdo, per fare il punto sull’evoluzione
dell’Italia e degli italiani alla luce dei mutamenti intervenuti, i conseguenti
cambiamenti nei comportamenti di spesa, l’andamento dei diversi segmenti di
consumo e l’evoluzione del retail. “Gli elementi di ripresa dei consumi sono
evidenti anche nella nostra rete di vendita: nei primi 6 mesi dell’anno
miglioriamo nel segmento grocery (+1,2% a valore e +2,1% a volume) – aggiunge
Pedroni -. Inoltre, di fronte a qualche risveglio di inflazione alimentare,
continuiamo a frenare i prezzi di vendita e a difendere il potere di acquisto
dei nostri soci e consumatori. Il delta inflattivo tra Coop e la media del
mercato sfiora il -2%”.
Anche se Pedroni guarda il
bicchiere mezzo pieno, il numero uno di Coop è però consapevole che le
incertezze sul futuro persistono per effetto di una crescita “dopata”
dell’inflazione e di un preoccupante aumento del prezzo delle materie prime.
“Nel primo caso, l’inflazione sale per via dei costi e non per merito della domanda,
nel secondo è sufficiente guardare quello che sta accadendo all’olio extra
vergine per capire quanto la situazione sia insostenibile”.
In linea con i cambiamenti
importanti nella composizione del carrello degli acquisti degli italiani, Coop
ha deciso di accelerare la politica di diversificazione degli assortimenti nei
segmenti “free from”, “rich-in”, vegan ed etico sostenibile. Con un occhio di
riguardo ai prodotti Mdd: “Il primo
prodotto a marchio Coop compirà 70 anni il prossimo anno – sottolinea Pedroni
-. Ora, la nostra priorità è di sviluppare ulteriormente la private label per
essere leader in questo segmento di mercato nei prossimi 5-10 anni. Non a caso,
oltre 200 nuovi prodotti sono stati lanciati nel 2017 e ad altri 200 lo saranno
nel 2018. Stiamo lanciando nuove linee, come Amici Speciali, Origine, Casa, Io,
D’Osa, e continuando ad ampliare i contenuti di distintività valoriale, come
l’impegno per superare l’olio di palma o per combattere l’illegalità nelle
filiere ortofrutticole”.
Nel 2017, inoltre, continua la
politica di rafforzamento della rete di
vendita Coop con 10 nuove aperture e 90 ristrutturazioni importanti, con oltre
300 milioni di investimenti, con lo sviluppo dei distributori a marchio (31
stazioni con oltre 400 milioni di litri erogati) e con nuove iniziative
imprenditoriali tra cui i negozi specializzati per animali (Amici di Casa),
l’online Food (EasyCoop) e l’esperienza virtuale-fisico dei CoopDrive.
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