mercoledì 1 agosto 2018

ITALIA Bologna, ricordare la strage per difendere la verità

Come ogni anno il capoluogo emiliano commemora le vittime della bomba. Il 2 agosto sfileranno e si riuniranno nei luoghi e nelle piazze i rappresentanti di un memoria che deve continuare a resistere


Roberto Persia, L’ESPRESSO 
02 Agosto 2018

Bologna, 2 agosto 1980, dieci di mattina. Un uomo e una donna entrano nella stazione: lui è biondo, sembra un turista, lei capelli chiari, sembra una delle tante ragazze che nelle ore di punta affollano la stazione. Dopo aver scambiato qualche battuta, i due si accomodano nella sala d'aspetto della seconda classe e depositano su un tavolino portabagagli una borsa-valigia con piedini metallici. Dopo pochi minuti sono fuori dalla stazione.
L’esplosione fa saltare in aria la sala d’aspetto di seconda classe, e provoca il crollo dell’edificio che comprende il ristorante, il bar e la sala d’aspetto della prima classe. Cinquanta metri della pensilina di ferro si abbattono su due vagoni dell’Adria-Express Ancona-Basilea, seppellendo centinaia di viaggiatori che sono sul treno. I morti sono 85, i feriti 200. 
Nel 38° anniversario della strage di Bologna la città si prepara ad accogliere le manifestazioni in ricordo delle vittime uccise alla stazione da una bomba per la quale, ad oggi, sono state condannate tre persone in via definitiva come esecutori materiali: Giuseppe Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. Ancora aperta l'indagine su Gilberto Cavallini, accusato di essere il quarto complice della strage. L’altro filone di inchiesta, quello sui mandanti della strage, sta cercando di capire se oltre a depistare le indagini, Licio Gelli, ex capo della P2, possa anche aver finanziato gli stragisti.
Lo squarcio nel muro, il foro causato dalla bomba, la lapide con i nomi e l'età delle vittime e un'incisione con la preghiera di Papa Giovanni Paolo II fanno parte del complesso commemorativo edificato nel 1981. Sulla lapide la dicitura “vittime del terrorismo fascista” connota, per i passanti stranieri che non lo sapessero e per chi avesse poca memoria, la matrice dell’attentato.
La funzione del complesso è quella di proteggere la verità che fin dal primo momento è stata messa in discussione: si parlava di un’esplosione di una caldaia. Esporre la realtà e collocarla nei luoghi della quotidianità della città, un luogo di passaggio come la sala di aspetto di una stazione, non permette in alcun modo la contraffazione degli eventi.
Le cerimonie per la commemorazione sono già iniziate: da qualche giorno infatti hanno preso il via le staffette podistiche “Per non dimenticare” , che dal Brennero, da San Marino, da Milano arriveranno a Bologna per testimoniare così il ricordo delle vittime della strage. Il 2 agosto alle 8:30 raggiungeranno il Parco della Montagnola a Bologna, dove ad attenderli troveranno due delegazioni da Germania e Croazia
Anche quest’anno sfilerà per le strade di Bologna “il trentasette”, il bus che nel giorno della strage venne utilizzato come mezzo di soccorso e oggi simbolo della reazione spontanea che la città seppe dimostrare. Durante la mattinata, in Piazza Medaglie d’oro, dove convoglierà il corteo del Comitato di solidarietà, prenderà la parola Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazioni familiari e Vittime della strage alla stazione di Bologna.
Durante le celebrazioni ci sarà un momento di raccolta anche per il forlivese Silver Sirotti, ferroviere in servizio e medaglia d'oro al valor civile che morì nell’attentato terroristico al treno Italicus avvenuto nel 1974. In rappresentanza dello Stato saranno presenti il sottosegretario ai trasporti Michele dell’Orco e il ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

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