mercoledì 1 agosto 2018

ITALIA Roma, cantano "Bella Ciao" contro CasaPound. Avviso dalla questura: "Socialmente pericolose"


Tre donne che avevano partecipato il 20 maggio alla Garbatella alla contestazione contro il banchetto dell'estrema destra sono state convocate dalle forze dell'ordine. A loro è stato notificato un provvedimento previsto dal Codice Antimafia

Mauro Favale, La Repubblica - Roma
01 agosto 2018

Un "avviso orale", un provvedimento emanato dal questore e previsto dall'articolo 3 del "Codice antimafia" riservato a persone socialmente pericolose, che si sono dimostrate "dedite alla commissione di reati". A riceveverlo, pochi giorni fa, sono state tre donne della Garbatella, due delle quali nemmeno si conoscono tra loro, e che in comune, negli ultimi mesi hanno solo una cosa: tutte hanno partecipato lo scorso 20 maggio a una contestazione contro un banchetto di CasaPound in Largo Leonardo Da Vinci, nell'VIII Municipio di Roma.
Quel giorno il gruppetto di antifasciste ha intonato Bella Ciao a qualche decina di metri dal gazebo montato dai "fascisti del terzo millennio". Per questo, racconta un comunicato della Rete antifascisti e antifasciste di Roma Sud, sono state convocate in Questura. A una di loro è stata notificata l'apertura di un'indagine, alle altre due è arrivato invece "l'avviso orale del questore" nel caso "esistono indizi a loro carico indicando i motivi che li giustificano".
"Il bello - si legge nel comunicato - è che a nessuna di loro viene specificato quali sarebbero questi reati, anzi, ad alcune di loro viene chiesto: 'Ma cosa ha fatto negli ultimi anni?'. Mah... un figlio o due, qualche lavoro precario, qualche assemblea cittadina, qualche flash mob... ma nulla che mi faccia sentire pericolosa". E ancora: "Ci si chiede: cos'è che l'ha fatto scattare? Qualcosa accaduto negli ultimi mesi senz'altro, nel quadrante di di San Paolo, qualcosa al quale erano presenti tutte coloro che hanno ricevuto la chiamata della Questura, per ritirare la notifica o una denuncia non meglio specificata. Una sola è la risposta: la contestazione al banchetto di Casa Pound del 20 maggio".
"Al momento non sappiamo se la contestazione è scattata d'ufficio o perché è stata presentata denuncia", spiega una delle tre attiviste che nelle prossime settimane sono intenzionate a procedere con un accesso agli atti per chiedere poi la revoca del provvedimento del questore.

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