mercoledì 1 agosto 2018

YEMEN Allarme dell'UNICEF senza indicare il colpevole, ovvero l'Arabia Saudita: "I sistemi idrici nello Yemen sono sotto continui attacchi aerei"


In un comunicato, l'UNICEF, senza dichiarare apertamente il colpevole, ormai noto, l'Arabia Saudita, lancia l'allarme sugli attacchi aerei alle infrastrutture idriche dello Yemen, dove è in atto la peggiore crisi umanitaria del mondo.


Redazione l’Antidiplomatico
01 agosto 2018


Sarà anche un segreto di Pulcinella che chi bombarda costantemente lo Yemen da marzo 2015 è l'Arabia Saudita, provocando la peggiore crisi umanitaria del mondo, ma l'UNICEF, lancia un allarme "generico" alle parti in conflitto, sui continui bombardamenti alle infrastrutture che forniscono acqua nel paese arabo. Tra l'altro chi possiede una potente flotta aerea fornita dagli USA è proprio il regno di al Saud e non l'esercito yemenita e i guerriglieri di Ansarullah.
Nella sua denuncia riportata in comunicato ufficiale redatto dalla direttrice  esecutiva  dell'UNICEF Henrietta H. Fore si legge: " Gli attacchi contro strutture e servizi civili sono inaccettabili, inumani e in violazione delle leggi fondamentali della guerra. La continua violenza e gli attacchi ripetuti alle infrastrutture civili salvavita ad Hodeida sono una minaccia diretta alla sopravvivenza di centinaia di migliaia di bambini e delle loro famiglie.
Il documento prosegue: "Eppure nei giorni scorsi c'è stata un'escalation nell'assegnazione di sistemi e strutture essenziali per sostenere la vita di bambini e famiglie. 
"Due giorni fa, abbiamo ricevuto rapporti secondo cui un deposito supportato dall'UNICEF contenente materiale umanitario, comprese le forniture per l'igiene e l'acqua, è stato colpito da due attacchi aerei. Il 28 luglio, un centro di risanamento sostenuto dall'UNICEF nel distretto di Zabid è stato attaccato, danneggiando il serbatoio del combustibile della struttura. Il 27 luglio è stata colpita la stazione idrica nel distretto di al-Mina, che fornisce  Hodeida la maggior parte dell'acqua."

Fonte: https://reliefweb.int/report/yemen
Notizia del: 01/08/2018

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