Federico Pozzi – Redazione
Sinistra
15 settembre 2018
Federico non sarebbe morto se ci
fosse stato il taser.
Questa in sintesi è l'opinione del
questore di Ferrara Sbrodone, è un pò come dire che una donna non sarebbe stata
stuprata se fosse rimasta a casa o meglio, per citare Dario Fo, "se fosse
stata uomo !". Questa frase unisce due mitopoiesi del nostro tempo.
La prima è quella della "tecnologia"
che risolve i problemi, è una mitopoiesi che ci portiamo avanti dall'ottocento,
ora non che la pistola taser sia esattamente una tecnologia nuovissima, ma in
Italia lo sembra, questo semplice fatto rende la pistola taser un gioiello
dell'avanguardia e come ogni gioiello dell'avanguardia trova subito i suoi estimatori
, è come quando il Times di Londra esaltava l'arrivo delle auto nel 1905
commentando che l'utilizzo delle auto avrebbe migliorato la qualità dell'aria
delle città (indovinate come è andata a finire?), è la stessa ubriacatura da
"futuro prossimo" che ha ci hanno fatto prendere per internet
convincendoci, grazie a alcuni profeti, che la rete avrebbe risolto tutti i
nostri problemi.
Come ho avuto più volte modo di
dire, non è vero, la rete è un mezzo e non risolve i problemi. Ma almeno la
rete non è un arma, il teaser invece sì, un’armi tecnologicamente avanzata ma
non migliore delle armi più propriamente dette. In genere le armi tecnologicamente
più avanzate sono più letali e quindi più pericolose,specie per chi ne subisce
gli effetti.
Gatling l'inventore della
mitragliatrice pensava che la sua macchina di morte avrebbe posto fine alle
guerre che, grazie alla sua innovazione, sarebbero diventate troppo sanguinose da
combattere, cinquantanni dopo i fanti
della grande guerra imparavano che il troppo sanguinoso non metteva fine alle
guerre. Il Teaser dovrebbe essere un arma "non letale" ma abbiamo già
analizzato quanto questo termine sia pericoloso in un altro articolo, la stessa
propensione a definire il teaser "arma non letale" ne porta ad un
utilizzo indiscriminato e sovradimensionato, abbiamo già avuto una prova a
Firenze dove è stata utilizzata per la prima volta quest'arma "non
letale" su un uomo con problemi psichiatrici (girava nudo). In una
situazione normale si sarebbe chiamato un consulente di qualche centro di igene
mentale, invece con il teaser, tac...una bella scarica elettrica e stop,
risolto il "problema".
L'altra questione mitopoietica
che entra in gioco è quella della colpevolizzazione della vittima, una cosa
abbastanza comune in ogni fascismo. Per citare un famoso luogo comune "non
sono io che sono razzista, sono loro che sono negri.", cioè la colpa è
della vittima, che può essere il migrante, il disabile, il "pazzo". Per
Sbrodone il problema non era degli agenti (condannati una volta tanto in via
definitiva ,quindi ,almeno su questo caso possiamo dire che oltre ogni
ragionevole dubbio sono colpevoli) che stavano massacrando a pugni e calci il
povero Federico, no caro questore Sbrodone se gli agenti quella sera avessero
avuto il teaser Federico si sarebbe salvato, ma l’ipocrita questore non ricorda
che il feroce pestaggio non si è verificato al momento dell’arresto. La violenza
ingiustificata su di lui ha fatto venire a più d'uno il sospetto che avesse
visto qualcosa che non doveva vedere quella sera (forse uno spaccio di droga?
Non si sa e le indagini in merito sono ancora in corso).
Il Taser non avrebbe l’avrebbe
salvato, al contrario avrebbe convalidato la versione degli agenti (aggrediti
da un esagitato) e sarebbe stato utilissimo per coprire la morte violenta di
Federico.
Ha ragione il padre di Federico,
Lino Aldrovandi, il teaser se mai avrebbe dovuto usarlo Federico sugli agenti
che lo stavano pestando e ha ragione
Patrizia Moretti la madre di Federico (un’altra di quelle donne coraggiose di
cui si sente tanto il bisogno, come Ilaria Cucchi). Il paragone non ha
assolutamente senso e non si può giustificare l'utilizzo di un arma pericolosa
come il teaser dicendo che non sarebbe morto, ci sono stati 1006 casi di morte
in Inghilterra, solo lo scorso anno, per l'utilizzo del Taser tra cui un
calciatore dell'Astonvilla (indovinate quale era il colore della sua pelle ?),
e un ragazzino di diciassette anni. 1006 morti in un anno per un arma "non
letale" non sono poche.
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