TONY CARTALUCCI– comedonchisciotte.org
03 Settembre 201
03 Settembre 201
La Associated Press ha rivelato
che la guerra a guida saudita sostenuta dagli USA contro lo Yemen include l’uso
di al-Qaida come forza mercenaria contro i ribelli huthi. Ciò conferma come un
fatto ciò che viene ampiamente respinto dal 2011 dai politici occidentali e dai
media loro complici come “teoria del complotto”.
Le prove che Stati Uniti ed
alleati hanno arruolato al-Qaida e altri gruppi estremisti per condurre guerre
per procura nel Medio Oriente e Nord Africa (MENA), da Libia e Siria allo
Yemen, si accumulano come una montagna che emerge dalle nebbie della
disinformazione dietro cui sono combattute tali guerre.
L’articolo di AP intitolato
“Investigazione AP: alleati degli Stati Uniti, ribelli di al-Qaida nello Yemen”
(1), riferisce:
Ancora e ancora negli ultimi due
anni, una coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita e sostenuta dagli
Stati Uniti ha affermato di aver vinto vittorie decisive che hanno spinto i
militanti di al-Qaida dalle loro roccaforti in tutto lo Yemen e ridotto la loro
capacità di attaccare l’Occidente. Ecco cosa non hanno rivelato i vincitori:
molte delle loro conquiste sono arrivate senza sparare un colpo.
Questo perché la coalizione si è
accordata segretamente coi combattenti di al-Qaida, pagandoli per lasciare le
città chiave e permettendo loro di ritirarsi con armi, equipaggiamento e
mazzette di denaro rubato, secondo un’indagine della Associated Press. Altre
centinaia furono reclutati per unirsi alla stessa coalizione.
AP collega anche i Fratelli
musulmani direttamente ai militanti di al-Qaida, quando afferma:
“AP ha scoperto che in certi
luoghi, i militanti si uniscono in modo indipendente alle battaglie. Ma in
molti casi, i comandanti delle milizie della setta ultraconservatrice dei
Salafiti e della Fratellanza Musulmana li portano direttamente nelle loro fila,
dove beneficiano dei finanziamenti della coalizione”.
Questa è un’ulteriore prova che
mostra il ruolo dei Fratelli Musulmani nel preparare le basi per le
insurrezioni della “Primavera araba” del 2011 costruite dagli Stati Uniti e la
violenza programmata che li ha accompagnati.
Naturalmente, mentre i leader
occidentali e i media hanno tentato per anni di negare la complicità nel ruolo
dominante di Al Qaeda nei conflitti in tutta la regione MENA, uno sguardo a
qualsiasi mappa dei conflitti – sia per quanto riguarda la Siria che lo Yemen –
rivela che le sacche di estremisti che operano in entrambe le nazioni sono
adiacenti alle linee di rifornimento controllate dagli Stati Uniti e
dall’Arabia Saudita e non perché gli USA o l’Arabia Saudita stanno combattendo
contro Al Qaeda e le sue affiliate, ma perché stanno proteggendo e usando
questi estremisti per combattere le loro varie guerre regionali al loro posto.
Per quanto riguarda il motivo per
cui gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita aiuterebbero e favorirebbero Al Qaeda,
AP ha citato Michael Horton della Jamestown Foundation. AP riferisce:
“Elementi dell’esercito americano
sono chiaramente consapevoli che gran parte di ciò che gli Stati Uniti stanno
facendo in Yemen e che sta aiutando l’AQAP, e c’è molta angoscia”, ha detto
Michael Horton, un membro della Jamestown Foundation, un gruppo di analisi
statunitense che segue il terrorismo. “Tuttavia, sostenere gli Emirati Arabi
Uniti e il Regno dell’Arabia Saudita contro ciò che gli Stati Uniti considerano
l’espansionismo iraniano ha la priorità sulla battaglia contro l’AQAP e persino
sulla stabilizzazione dello Yemen”, ha detto Horton.
Tuttavia, gli Stati Uniti non
sono riusciti a chiarire quale minaccia costituisca l’Iran che sia pari o
superiore alla minaccia posta da Al Qaeda. Si suppone che sia stata Al Qaeda, e
non l’Iran che ha dirottato gli aerei di linea e li ha fatti precipitare sul
World Trade Center di New York e sul Pentagono nel 2001, dando il via a una
“Guerra al Terrore” che dura ormai da quasi due decadi. Infatti, l’Iran ha
investito sangue e denari nella lotta e nella sconfitta di Al Qaeda e dei suoi
delegati, incluso l’autoproclamato “Stato Islamico” sia in Siria che in Iraq –
contribuendo direttamente alla sconfitta delle due organizzazioni
terroristiche.
Sembrerebbe che se l’Iran è
coinvolto nello Yemen, chiaramente anche lì stia combattendo pure contro Al
Qaeda.
E mentre l’inchiesta dell’AP
presenta una coalizione di convenienza tra Al Qaeda e la coalizione guidata dai
sauditi e sostenuta dagli Stati Uniti – la verità è che proprio la stessa
Arabia Saudita è l’originario “Stato islamico”, in quanto ha sponsorizzato sin
dai suoi inizi la perversione e l’abuso dell’Islam tramite il Wahhabismo, il
reclutamento e l’indottrinamento di estremisti tramite una rete globale di
madrase finanziata da Riyadh, la Guerra Fredda, e l’armamento diretto e il
sostegno di organizzazioni terroristiche tra cui Al Qaeda mentre fanno la
guerra in Libia, Siria, Iraq e Yemen.
Gli Stati Uniti, da parte loro,
stanno consapevolmente e volentieri aiutando e favorendo al-Qaida, usandola
come ausiliario per combattere laddove le truppe statunitensi non possono per
ragioni politiche o pratiche.
Questo non è semplicemente un
accordo recente prodotto da un rigido realismo, questo era un piano sviluppato
nel corso di almeno tre presidenze statunitensi: George Bush, Barack Obama e
ora Donald Trump.
È stato Seymour Hersh con un suo
articolo sul Newyorker del 2007 intitolato “The Redirection. Is the
Administration’s new policy benefitting our enemies in the war on terrorism?”
(2) che ha rivelato:
Per indebolire l’Iran, che è
prevalentemente sciita, l’amministrazione Bush ha deciso, in effetti, di
riconfigurare le sue priorità in Medio Oriente. In Libano, l’amministrazione ha
collaborato con il governo dell’Arabia Saudita, che è sunnita, in operazioni
clandestine che hanno lo scopo di indebolire Hezbollah, l’organizzazione sciita
che è sostenuta dall’Iran. Gli Stati Uniti hanno anche preso parte a operazioni
clandestine contro l’Iran e la sua alleata Siria. Un sottoprodotto di queste
attività è stato il rafforzamento dei gruppi estremisti sunniti che sposano una
visione militante dell’Islam e sono ostili all’America e solidali con Al Qaeda.
Anche l’articolo di Hersh ha
dimostrato il chiaro legame tra estremisti di al-Qaida, Fratelli Musulmani,
Stati Uniti e sponsor sauditi che si stavano preparando per ciò che le sue
fonti sostenevano essere un “conflitto catastrofico”.
Così Al Qaeda che costituisce la
spina dorsale della guerra a guida saudita sostenuta dagli Stati Uniti nello
Yemen, o l’Al Qaeda che combatte le guerre per delega di Washington in Libia o
in Siria non è una semplice coincidenza o un incidente, o anche solo un fenomeno
recente emerso dalla crescente disperazione occidentale nel “contenere
l’Iran”, ma parte di una mossa
geopolitica a lungo pianificata e volta ad eliminare i concorrenti di
Washington per affermarsi come unico egemone sulla regione MENA.
Le rivelazioni dovrebbero
rafforzare ulteriormente l’imperativo morale di Iran e dei suoi alleati, tra
cui Russia, Siria e Hezbollah libanese. Dovrebbe inoltre minare ulteriormente
la credibilità di Stati Uniti e loro alleati, così come “l’ordine
internazionale” che presumono di dominare.
Tony Cartalucci, ricercatore e
scrittore geopolitico a Bangkok, in particolare per la rivista online “New Eastern Outlook” .
Fonte: https://journal-neo.org
Link:
https://journal-neo.org/2018/08/22/us-saudis-enlist-al-qaeda-for-yemen-war/
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