Redazione– Rassegna sindacale
15 settembre 2018
Si fermano oggi (venerdì 14
settembre) in Lombardia i corrieri che lavorano in appalto per Amazon. Previsti
anche presìdi davanti ai siti principali di Origgio (Varese, Milano e Buccinasco,
a partire dalle ore 6.30. “In due anni di impegno e di lotte sono stati
raggiunti grandi risultati”, spiega la Filt Cgil: “Da una situazione totalmente
fuori controllo, fatta di subappalti, sfruttamento, false cooperative e
applicazioni contrattuali volutamente errate e illegali, abbiamo riportato
legalità e trasparenza, ridotto la precarietà e fatto applicare correttamente
il ccnl del trasporto merci e logistica”.
La battaglia però non finisce. Il
sindacato denuncia infatti una crescita esponenziale dei volumi di attività di
Amazon, con l’apertura di diversi nuovi siti sul territorio lombardo e una
perenne riorganizzazione imposta dal committente che ricade come un macigno
sulle centinaia di lavoratori occupati nella filiera del colosso dell'e-commerce.
“Ci troviamo di fronte – continua la Filt – a carichi di lavoro insostenibili,
nastri lavorativi inutilmente prolungati con straordinari spesso non
retribuiti, l’ingresso di numerose nuove società in appalto con conseguente
frantumazione della filiera e un continuo spostamento di rotte da un'azienda a
un’altra, che portano al costante travaso di personale senza le dovute garanzie
e un vero coinvolgimento del sindacato”. Per la Filt, insomma, Amazon “deve
capire che i driver rappresentano l’immagine stessa della multinazionale. Sono
uomini e donne che hanno il diritto a una vita lavorativa sicura, con salari
adeguati e un’organizzazione del lavoro equa e dignitosa”.
I sindacati chiedono, anzitutto,
il ridimensionamento dei carichi di lavoro (oggi un driver di Amazon consegna
circa il doppio dei pacchi di un collega che opera per i principali player
della logistica) e un orario di lavoro chiaro e concordato, con una decisa
riduzione del lavoro straordinario. La Filt sollecita anche “un percorso che
porti alla sottoscrizione di un accordo-quadro di filiera, con il
coinvolgimento del committente Amazon, che dia le medesime garanzie a tutti i
lavoratori a prescindere dalla società di appartenenza” e un “graduale e
ulteriore miglioramento delle condizioni salariali”. Per il sindacato sono
importanti “la messa in discussione, attraverso tavoli sindacali, di
un’organizzazione anarchica del lavoro, con un monitoraggio costante e le
dovute tutele”, un intervento deciso in merito alla sicurezza sul lavoro e la
riduzione della precarietà “tramite percorsi di stabilizzazione e piani di
assunzione di partite Iva e contratti interinali”. Infine, per la Filt “la
costante implementazione e ottimizzazione dell’algoritmo che gestisce i
processi produttivi è frutto del costante lavoro e impegno dei driver, e porta
a enormi vantaggi per Amazon rispetto alla concorrenza: questo elemento deve
poter essere oggetto di confronto con il sindacato e il beneficio di cui gode
il committente deve essere riconosciuto ai lavoratori”.
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