30
mln di persone senza cibo e acqua sufficienti, vita a rischio per 1,5 mln di
bambini
Redazione ADNkronos
2 Agosto 2018
Quest’anno ricorre il 50esimo
anniversario della Carestia del Biafra, una emergenza che è diventata l’emblema
della fame. Ma la storia purtroppo si ripete e vaste zone dell’Africa Centro
Orientale sono colpite da una crisi alimentare gravissima: 30 milioni di
persone in Sud Sudan, nel bacino del Lago Chad e in Corno d’Africa, non hanno
cibo e acqua sufficienti per sopravvivere.
Più di 1,5 milioni di bambini
dell’area sono a rischio imminente di morte per denutrizione, malnutrizione e
malattie correlate. L’espansione della crisi è descritta dalle Nazioni Unite
come "senza precedenti negli ultimi decenni. La peggiore dalla Seconda
Guerra Mondiale". Per questo Agire lancia la campagna "Non senza di
te" per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della
crisi, ancora ignorata in Italia, e sostenere gli interventi umanitari delle
Ong del network nei Paesi più colpiti.
Corno d’Africa: in tutta l’area
la siccità ha provocato la morte dell’80% del bestiame, fonte di sostentamento
primaria. Le ultime due stagioni delle piogge, a causa del passaggio di El
Niño, sono state quasi inesistenti e la terra ha smesso di dare frutti. Intere
comunità non hanno di che sfamarsi. La Somalia, è già stata colpita nel 2011 da
una carestia che ha provocato 260.000 morti. Quella di oggi potrebbe essere
ancora peggiore: 6,2 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria
urgente e i casi di colera si moltiplicano. Nel 2017 sono già oltre 18.000.
In Kenya il 10 febbraio il
governo ha dichiarato emergenza nazionale siccità, che colpisce 23 delle 47
contee del Paese. Anche in Etiopia, tra i paesi più colpiti dagli effetti di El
Niño, le zone meridionali e orientali del Paese sono interessate da una grave
siccità. 5,6 milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare nei
prossimi tre mesi.
Sud Sudan: sin dalla ripresa
della guerra nel 2013 il Paese è in stato di crisi. La siccità ha aggravato
ulteriormente gli effetti del conflitto. In una parte del Paese è stato
dichiarato ufficialmente lo stato di carestia. Solo qui quasi 275.000 bambini
rischiano di morire di fame. Un ulteriore milione di persone è classificato
sull'orlo della fame. In totale 4,9 milioni di persone hanno bisogno di
assistenza alimentare urgente.
Lago Chad: nella regione, che
comprende parte della Nigeria, Niger, Camerun e Chad, gli attacchi di Boko
Haram hanno causato movimenti forzati di 2,3 milioni di persone. 10,7 milioni
di persone sono in necessità critica di cibo, acqua e assistenza.
"Si tratta dei Paesi
africani da cui proviene buona parte dei profughi che arrivano in Europa. Si
dice spesso 'aiutiamoli a casa loro', questo è il momento di farlo - dice
Alessandra Fantuzi, coordinatrice di Agire - E’ una crisi di cui in Italia si
parla poco, ma se provate a informarvi sui media internazionali o seguite i
nostri racconti dal campo, vi renderete conto della sua gravità. Tutta la
società civile europea si sta mobilitando, ora tocca a noi".
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