Redazione– Decrescita e Libertà
23 agosto 2018
Gli stili di vita della
decrescita promuovono la sobrietà, la sostenibilità (ecologica e sociale), la
calma e le relazioni fra le persone. Valorizzano la convivialità, la
cooperazione e l’altruismo a scapito dell’individualismo, della competizione e
dell’egoismo; il gioco disinteressato e il piacere di godere del proprio tempo
libero rispetto alla frenesia del lavoro e del fare sempre di più!
Vorrebbero un essere umano che si
ponga in maniera diversa nei confronti dei suoi simili e nei confronti della
natura, in una atteggiamento più di armonia, che di sfruttamento; un
atteggiamento in cui la frenesia dei tempi moderni possa lasciare sempre più
spazio alla lentezza, alla contemplazione ed ad una piena espressione della
propria affettività che non può che portare con sé una maggiore serenità.
Uno stile di vita improntato alla
decrescita fa inoltre riacquistare un senso al nostro fare, in quanto il fare
finalizzato a fare sempre di più viene ad essere sostituito con un fare bene
finalizzato alla contemplazione e al miglioramento dell’esistente, che ci
proietta di per sé verso un futuro migliore.
Riteniamo infine importante
riaquisire un legame con il sapere e il saper fare del passato, andando oltre
l’equazione moderna che fa coincidere il nuovo con il meglio, il vecchio con il
sorpassato, incentivando al contempo però tutto il meglio che la modernità ci
propone.
Da un punto di economico per
facilitare l’instaurarsi di stili di vita più “decrescenti”, riteniamo
fondamentale ridurre la sfera di influenza del mercato nella vita umana
tramite:
1.L’aumento dell’autoproduzione
di beni e servizi (es. pane, yogurt, ortaggi/ riparazione della bicicletta,
babysitter)
2.L’aumento degli scambi non
mercantili fondati sul dono e la reciprocità
3.La riduzione della
mercificazione
4.La riduzione del tempo dedicato
al lavoro salariato a favore dell’aumento del tempo dedicato alle relazioni
interpersonali, all’autoproduzione e alla coltivazione delle dimensioni
dell’esistenza “rimosse” (sociale, politica, culturale, artistica, spirituale,
etc.)
Se tutti fossimo più sobri,
potremmo lavorare meno e dedicarci maggiormente ai noi stessi, alla nostra vita
e agli altri e vi sarebbe qualche posto di lavoro in più per qualche giovane
disoccupato!
Riteniamo che la Decrescita non
possa che partire da qui, dalla decolonizzazione del nostro immaginario dai
valori della crescita, da un cambiamento di noi stessi e del nostro modo di
essere, che non può che poi ripercuotersi a cascata sugli altri e sul mondo,
mettendo in moto – ci auspichiamo – un circolo virtuoso in tutti i rimanenti
settori.
Non c’è una una ricetta valida
per tutti ed in assoluto, ma sta ad ognuno di noi il costruirsi il proprio
“abito su misura”, a seconda della suo peculiare modalità di essere al mondo.
Siamo ben consci che non tutti
hanno il tempo di autoprodurre o la possibilità di lavorare meno, ma pensiamo
che comunque chiunque possa fare qualcosa, cominciando anche semplicemente a
guardare il mondo con occhi diversi.
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